Corriere dello Sport

E le sue donne lo terranno vicino

Post di dolore e amore della moglie e delle due figlie Dalla poesia di Montale al verso di Shakespear­e: struggenti parole per accarezzar­e Sinisa

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Oggi le parole pesano come macigni. Lo sa Viktorjia, con i suoi venticinqu­e anni, e quell’ardore negli occhi che non si spegne mai. Per salutare il suo papà, Sinisa Mihajlovic, Vicky ha scelto una poesia di Eugenio Montale. L’ha pubblicata su Instagram, quel grande libro virtuale dei sentimenti. La maggiore dei cinque Mihajlovic si è aggrappata a chi è stato capace di trasfigura­re la realtà e renderla più bella anche nel dolore. Non soltanto una poesia straordina­ria, che Montale aveva scritto per la scomparsa della moglie Drusilla. Ma anche un testo che, tra le pieghe, lievemente, nasconde tutto lo strazio della vita. «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale». È la vita, quell’immensa scalinata. A ogni passo c’è l’amore, l’unione, la grandezza dei sentimenti. «Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio», e ora che non ci sei più ad ogni gradino sento la solitudine, scrive Montale. Viktorjia ha poi postato anche la foto di un leone: la forza che Sinisa ha rappresent­ato per tutti, e che lei deve avere dentro. «Ti amo con tutto il mio cuore papà, anima pura, rara, orgoglio della mia vita, mio eroe, mio grande amore. Ovunque tu sia io so amare fino a lì».

ARIANNA. Oggi le parole pesano come macigni. Nel chiasso di internet solo alcune hanno davvero valore. Sono quelle della famiglia Mihajlovic. Quelle di Arianna, la moglie di Sinisa. Lei ha scelto una frase di Shakespear­e, tratta da Romeo e Giulietta. «Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte». Un amore straziante, impossibil­e quanto bello, quello dei due giovani eterni tratteggia­ti dal bardo. Un po’ lo stesso che hanno vissuto (e per sempre vivranno) Arianna e Sinisa. Come la figlia, anche Arianna ha scelto di pubblicare alcuni scatti, e si scelgono sempre quelli più felici. Negli ultimi anni era capitato spesso di gettare uno sguardo nella quotidiani­tà di Arianna e Sinisa attraverso i loro post. Mihajlovic non aveva nessun rapporto coi social, trascurabi­le. Arianna invece ha mostrato spesso le loro uscite, le loro difficoltà, le loro gioie. Sempre parole bellissime, di affetto, che lei ha pubblicato ogni volta a testa alta, fiera.

VIRGINIA. Oggi le parole pesano. Macigni sono quelle scritte da Virginia, l’altra figlia di Sinisa, la mamma della piccola Violante di appena tredici mesi. Tra le tante foto che raccontano la loro storia di vita, Virginia ne ha anche pubblicata una di grande valore simbolico: le loro mani, la sua e quella del suo papà, intrecciat­e, in ospedale. «Il mio cuore oggi è spezzato, in frantumi. La mia anima peggio, e non riesco a continuare a parlare del mio super eroe, per me papà, per voi Sinisa Mihajlovic. Fa troppo, troppo male». Un lungo post, pieno di commozione. «È dura papà. È dura. In questo momento di immensa sofferenza avrei solo bisogno di un tuo abbraccio. Non un abbraccio qualsiasi, il tuo. Mischiato al tuo profumo, che, come la tua anima, rimaneva addosso. E chi ti conosce sa a cosa mi riferisco». E ancora: «Dopo aver scoperto il tuo destino, ringrazio di averti avuto con me per questi anni, in cui mi hai donato tutto, tutto quello che un padre avrebbe potuto donare ad una figlia, anzi molto di più». Le parole pesano: «Ciao papà, mio grande ed Immenso amore. Promettimi che ti farai sentire, io ho ancora tanto bisogno di te».

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@virgimih «È dura papà. È dura. In questo momento di immensa sofferenza...»
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«Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale...»
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@ariannamih­ajlovic
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