Benzema-Francia al veleno
Le cure in Spagna, l’amichevole con il Real, l’invito del presidente Macron rifiutato Il Pallone d’Oro indifferente e polemico su Instagram Deschamps: Imbarazzante. Conto su quelli che ho
Da pallone d’oro a convitato di pietra, con un infortunio muscolare nel mezzo: Karim Benzema ha vissuto l’autunno più strano della sua vita. Dopo aver raggiunto il massimo del piacere individuale ha perduto il Mondiale e la nazionale francese, forse per sempre. A Doha il suo nome si sussurra con un filo di voce perché Deschamps, che aveva svolto un lavoro diplomatico raffinato per reinserirlo in squadra dopo le polemiche del passato, adesso considera Benzema un demonio da scacciare dalle menti. Nonostante l’eccitazione per la seconda finale mondiale consecutiva, questa presente assenza turba la Francia almeno quanto il virus influenzale che ha debilitato e depotenziato il gruppo.
IL CASO. Ieri Benzema, che ovviamente respira a distanza l’aria condizionata dei veleni, ha usato Instagram per due scopi: una foto nella quale la didascalia molto criptica dice che «questo non mi interessa» e chissà se si riferiva al coinvolgimento emotivo di un intero Paese, da Macron in giù, per la finale di Lusail; una serie di storie che lo ritraggono felice e fiero a Parigi mentre ritira la statuetta del miglior giocatore del mondo. Non è mai stato sostituito nella lista mondiale della Francia, perché evidentemente Deschamps sperava di recuperarlo
per i momenti decisivi del torneo. Ma subito dopo l’infortunio riportato in allenamento è volato in Spagna per curarsi e due giorni fa, invece di interessarsi alle vicende bleus, ha giocato un’amichevole contro il
Leganes con la maglia bianca del Madrid. In tutto il Mondiale ha inviato solo un messaggio di congratulazioni alla squadra dopo la vittoria nei quarti contro l’Inghilterra. Stop.
CHIUSURA. L’atteggiamento non è piaciuto ai francesi. A cominciare dal presidente federale, Noel La Graet, che non vuole più sentire parlare di Benzema. Ma il più deluso è Deschamps che ieri, nella conferenza stampa della vigilia, ha risposto seccato alla domanda che riguardava il caso più spinoso: «Evidentemente le voci si diffondono anche tra i giornalisti stranieri. Se non rispondo, direte che sono incazzato.
Chiedermi di Karim è imbarazzante in questo momento. Ho 24 giocatori, manca anche Lucas Hernandez che è l’altro infortunato, e conto su quelli che ho per la finale contro l’Argentina». Macron si è adoperato per invitare a Lusail tutti i calciatori indisponibili sull’aereo presidenziale: ma Benzema, a differenza ad esempio di Pogba e Kanté, ha declinato. Il paradosso è che potrebbe incassare i premi dei campioni del mondo, essendo ancora in rosa.
FUTURO. Sarà difficile rivederlo giocare con la Francia. Non solo per una questione anagrafica - ha 35 anni - ma per un’evidente idiosincrasia con le regole non scritte di un gruppo che ha rinunciato a lui. Anzi: Giroud, che in passato con Benzema ha litigato, ha segnato 4 gol in Qatar mentre Mbappé ha beneficiato della maggiore libertà d’azione sul fronte d’attacco. Era già stato lontano per sei anni dalla Nazionale, tra il 2015 e il 2021, senza quindi vincere il Mondiale del 2018, per una torbida vicenda giudiziaria a luci rosse che gli è costata una condanna (sospesa) a un anno di prigione più 155.000 euro tra multa e risarcimenti: secondo la giustizia francese aveva ricattato un compagno di squadra, Valbuena, minacciando di diffonderne un video intimo. Stavolta Benzema ha chiuso davvero a meno che il successore di Deschamps, che potrebbe essere Zidane, non si impegni per comporre il nuovo strappo. E’ assai improbabile però: ormai il tessuto relazionale è ridotto a brandelli.