Inter di carattere ma a Inzaghi servirà Lukaku
Partita a tratti nervosa col Betis, finisce in parità Le reti nel giro di due minuti: apre Juanmi e risponde Darmian Gosens si è messo in evidenza
Anche le amichevoli possono essere sporche e cattive. E quella tra Betis Siviglia e Inter lo è stata certamente. Sporca perché, alla fine, ha prevalso la tattica: tra pressing e densità a centrocampo si è visto poco gioco. A darle l’etichetta di cattiva, invece, ha contribuito soprattutto l’arbitro, capace di sventolare ben 6 cartellini gialli, esagerando ovviamente, e a volte invertendo inspiegabilmente i falli, tanto che 2 delle 4 ammonizioni nerazzurre sono state per proteste. Se non altro si può dire che l’Inter abbia dimostrato di avere tenuta mentale e pure carattere. Visto che, incassato lo svantaggio nel finale – errore in uscita di Asllani, difesa sbilanciata, cross di Joaquin dalla destra e incornata di Juanmi che sovrasta Darmian e infilza Brazao, al debutto in nerazzurro - è andata a prendersi immediatamente il pareggio, nello spazio di nemmeno due minuti. Bravo Dimarco ad agganciare il lancio dalle retrovie, appoggio per Mkhitaryan e traversone dalla sinistra che proprio Darmian, dopo una deviazione, deposita in rete. «Rientravo dopo l’infortunio, ora mi sento bene. Ci faremo trovare pronti per la ripresa del campionato», ha garantito l’ex-Parma.
ATTESA PER BIG ROM. Per il resto, la gara ha offerto pochi spunti. La freschezza della manovra, la rapidità nel far girare il pallone, insomma, sono rimaste a Malta. D’altra parte, il Betis, quarto nella Liga, era un avversario diverso e di spessore maggiore rispetto a Gizra United e Salisburgo. E, giocando davanti ai propri tifosi, aveva ben poca voglia di fare brutte figure. La banda di Inzaghi, insomma, ha retto la scena, ma è mancata nella manovra offensiva. Contro un avversario appiccicoso si è avvertita la mancanza di un elemento di fantasia e imprevedibilità,
magari portato anche all’uno contro uno e a creare la superiorità. Non si poteva (e non si può) compensare con lo spostamento di Mkhitaryan al fianco di Dzeko, come accaduto anche contro il Salisburgo. Al di là del gol di Darmian, comunque, proprio l’armeno è stato l’unico a rendersi pericoloso con una sassata in diagonale dal limite dell’area, a inizio ripresa. E, in generale, ha fatto un prezioso lavoro di cuciture sulla trequarti. L’attesa, però, e non potrebbe essere altrimenti, è tutta per Lukaku (e per il rientro dal Qatar), rimasto a Miano ad allenarsi. La sua presenza con il Napoli sarà fondamentale e Big Roma dovrà sfruttare le prossime amichevoli con Reggina e Sassuolo per trovare il ritmo partita.
CONFERMA GOSENS. Volendo individuare un’ulteriore nota positiva, allora, è stata importante, sul piano della prestazione, la conferma rispetto a Malta di Gosens, sempre pronto a proporsi come sfogo della manovra, anche se i compagni non sempre sono riusciti a servirlo coi tempi giusti: 3 volte in fuorigioco nei primi 45’. Il tedesco può essere un vero e proprio rinforzo per la seconda parte della stagione, insieme a Brozovic e al già citato Lukaku.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
BETIS SIVIGLIA INTER
1 1
BETIS (4-2-3-1): Bravo; Ruibal (34’ st Loren) Luiz Felipe (21’ st Marchena) Victor Ruiz (1’ st Edgar) Moreno (21’ st Miranda); Guardado (21’ st Enrique Fernandez) Dani Perez (1’ st Felix); Luiz Henrique (1’ st Juanmi) Fekir (34’ st Fran Delgado) Rodri (21’ st Joaquin); Iglesias (21’ st Willian Josè). A disp.: Rui Silva, Dani Martin. All. Pellegrini.
INTER (3-5-1-1): Handanovic (34’ st Brazao); Skriniar Acerbi Bastoni (45’ st Fontanarosa); Bellanova (17’ st Darmian) Gagliardini (17’ st Asllani) Calhanoglu (34’ st V.Carboni) Barella (45’ st Stankovic) Gosens (17’ st Dimarco); Mkhitaryan; Dzeko (45’ st Curatolo). A disp.: Cordaz, Di Pentima, Biral, Pelamatti, Zuberek. All. S.Inzaghi.
MARCATORI: 39’ st Juanmi (B), 41’ st Darmian (I).
ARBITRO: Figueroa Vazquez. AMMONITI: Skriniar, Luiz Henrique, Mkhitaryan, Calhanoglu, Juanmi, Barella.
NOTE: spettatori 16.800.