Corriere dello Sport

Palermo-Cagliari al bivio Al Barbera il pari non vale

Due annunciate protagonis­te in ritardo. Non possono sbagliare più Corini: «Gara dura, ma sappiamo cosa vogliamo». Liverani pronto «Le critiche? Mi danno la carica»

- Di Paolo Vannini

«Io e Liverani abbiamo rappresent­ato il Palermo in due epoche diverse: il mio ha tracciato una strada, il suo l’ha proseguita arrivando fino alla finale di Coppa Italia». Corini disegna la vigilia prima di tutto con un omaggio a Mihajlovic («ha insegnato il coraggio a tutti»), poi con le caratteris­tiche di un Cagliari dato in ambasce anche se proviene da una vittoria. «Ricoprivam­o lo stesso ruolo ed entrambi abbiamo mantenuto in panchina l’idea di fare un calcio propositiv­o. Il Cagliari ha valori importanti, ma so cosa vuol dire allenare squadre retrocesse. Di Liverani ho stima, abbiamo anche avuto la fortuna di vincere un campionato nello stesso anno, io a Brescia e lui a Lecce».

PASSATO. Fabio risponde con un accenno ai bei ricordi di Palermo («tre anni fantastici, chiusi portando 40.000 tifosi a Roma per la finale con l’Inter») e ribadisce le velleità di ripresa della sua squadra: «Andiamo al Barbera per vincere, è l’unica medicina per sanare le critiche. La contestazi­one mi stimola e non mi abbatte, dobbiamo migliorare evitando errori come quelli per cui abbiamo subito gol dal Perugia». Non cerca alibi Liverani che dovrà rinunciare a Mancosu, Rog e Deiola oltre a Di Pardo a cui si è aggiunto Barreca. Resta da sciogliere il dubbio in regia dove il ballottagg­io riguarderà l’ex Viola e Makoumbou.

STULAC, BRUNORI, MERCATO.

L’analisi di Corini è razionale: «Il mio Palermo è cresciuto in consapevol­ezza, lavoro per trovare una stabilità ma anche perché la squadra sia capace di variare il tema tattico e finalizzar­e meglio. Per questo oggi confermo Stulac, miro a recuperare i giocatori importanti che non sono riusciti a rendere come ci aspettavam­o. Mi aspetto molto da lui, voglio capire se Leo ci può dare risorse diverse. Brunori in nazionale? Grande soddisfazi­one per Matteo, tifosi e società, vuol dire che Palermo sta tornando alla ribalta. Il mercato? Prima voglio fare una grande partita col Cagliari e a Brescia, poi mi confronter­ò con la società. Chiederò qualità, giocatori in possesso di personalit­à, dote che si deve avere per giocare nel Palermo. Gli esuberi? Vorrei una rosa meno ampia, difficile allenarsi con 26 giocatori di movimento. Ma con tut

ti i ragazzi sono sempre diretto e leale. Il gruppo possiede grandi valori, l’esempio è Nedelcearu, commovente nello scendere in campo a Ferrara nonostante un grave lutto. La pressione di giocare in casa? A Palermo ci sono aspettativ­e, ma noi la pressione dobbiamo saperla spostare dalla nostra parte».

GIGANTI A PALERMO. Da ieri al Museo Salinas di Palermo per 15 giorni resteranno in mostra le statue dei Giganti, eccellenza architetto­nica della Sardegna. All’inaugurazi­one ha partecipat­o anche il team rossoblù col direttore Business & Media Melis e il club manager Roberto Muzzi.

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Eugenio Corini, 52 anni
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Fabio Liverani, 46 anni

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