Gran finale con la staffetta
Ogg il gran finale. Quattro azzurri sono già qualificati: Benedetta Pilato nei 50 rana dominati, per ora, da Ruta Meilutyte che ieri ha sottratto il record del mondo alla giamaicana Atkinson. Hanno un posto tra gli otto finalisti Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo nei 50 rana, rispettivamente primo e terzo: una doppietta non sarebbe una sorpresa ma sarà una finale tiratissima, prova ne sia che Peaty è entrato soltanto con il settimo tempo. Bene anche Rivolta nei 100 farfalla, secondo tempo alle spalle di Le Clos. Stamattina poi sapremo se Margherita Panziera e Lorenzo Mora nei 200 dorso e Matteo Ciampi nei 200 stile libero avranno trovato un posto al sole dei finalisti.
Ma il bello potrebbe arriva
re nell’ultima gara: la staffetta 4x100 mista. L’Italia è stracompleta, toccherà al dt Butini scegliere la formazione per il primo turno e quella per l’eventuale finale. L’unico stile in cui per ora non abbiamo un ricambio è la farfalla, dove Rivolta è una spanna sopra agli altri. Ma per il resto bisogna solo sfogliare la margherita tra Ceccon e Mora a dorso, Martinenghi e Cerasuolo a rana, Miressi, Conte Bonin, lo stesso Ceccon a stile libero. Conteranno anche le energie residue al termine di una settimana di gare. Questo della 4x100 non è un test fine a se stesso ma una riproduzione in scala ridotta di quello che potrebbe accadere ai Giochi di Parigi, tra un anno e mezzo, dove l’Italia potrebbe giocarsi l’oro olimpico nell’ultima gara della manifestazione.
Non è un sogno, piuttosto un progetto su cui si può lavorare perché non contano solo i quattro titolari ma soprattutto la squadra, che permette ai migliori di essere più freschi dei rivali. Risorse che a questa Italia non mancano. p.d.l.