Corriere dello Sport

Di Cesare-Vicari: il Bari di Mignani è impenetrab­ile

- Di Antonio Guido BARI

Con quei due non si passa. Di Cesare e Vicari, 67 anni insieme, ne sanno una più del diavolo, mandando puntualmen­te all’inferno gli attaccanti avversari. Dopo la pausa, dalla trasferta di Como a quella di sabato scorso a Reggio Calabria, il Bari ha subito solo due gol in cinque partite. Uno solo nelle ultime quattro per la celebre coppia avendo capitan Di Cesare saltato la trasferta di Como per problemi fisici sostituito da Terranova.

PATTO DI FERRO. E’ nata quasi subito una grande intesa fra Di Cesare pluridecor­ato, capitano in casa, e Vicari nuova certezza, capitano in uscita dalla Spal. Cosi il Bari ha trovato solidità al centro della difesa, così ha dato la scalata alla vetta, unica squadra rimasta imbattuta nelle prime otto giornate. In teoria la restaurazi­one estiva avrebbe dovuto alla lunga portare il trentanove­nne Di Cesare in panchina per far posto allo sloveno Zuzek destinato a prendere il suo posto. Di Cesare, giocatore bandiera, dall’alto della sua esperienza avrebbe dovuto fare da chioccia ai più giovani.

SPOSTARE UNA VIRGOLA. Zan Zuzek, 25 anni, capitano del Koper, era stato acquistato dal Bari il 23 agosto scorso dopo aver saltato le prime due partite di campionato a Parma e in casa con il Palermo. Ma a Bari era arrivato ben rodato perché la sua stagione era cominciata ufficialme­nte a metà luglio con un mese di ritiro. I primi impegni nella massima serie slovena, poi le due gare di qualificaz­ione in Europa con la Conferenze League contro il Vaduz che la spuntava nel ritorno ai tempi supplement­ari. Ma più passavano le settimane e più Di Cesare dimostrava di essere un difensore d’acciaio, vero punto di forza di tutto il reparto, rendendo difficile l’idea di spostare una sola virgola. Mignani, una vita da ultimo baluardo, non poteva non rinforzare la squadra dalla difesa, l’ha fatto senza alterigia, armando Valerio Di Cesare (39) e Francesco Vicari (28), entrambi romani, al centro della retroguard­ia. «Ormai ci capiamo con uno sguardo» confermano senza problemi. E le parole si tramutano in fatti a difesa del fortino biancoross­o.

OCCHIO AL GENOA. Il Bari è la quarta difesa con 17 gol al passivo, uno in più della Reggina, dopo 18 partite di campionato. Meglio di tutti ha fatto il Frosinone con 11 reti subite, seguito dal Genoa (13). Ma la squadra biancoross­a ha il miglior rendimento esterno del reparto difensivo con 7 reti al passivo nell’arco di 10 giornate. A quota 7 ci sono anche la vice capolista Reggina e il Genoa ma hanno giocato una partita in meno fuori casa. Ha addirittur­a due partite in meno il Parma con 7 gol al passivo, ma ovviamente è la squadra che ha giocato più gare di tutti in casa (10) come il Palermo.

Occhio però alla sfida di Santo Stefano contro il Genoa che ha la seconda difesa del campionato e la prima in trasferta, come il Bari.

Soltanto 2 gol nelle ultime 5 gare. Uno nelle ultime 4. Con loro non si passa

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LAPRESSE Il difensore romano Francesco Vicari, 28 anni

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