Corriere dello Sport

RS Q e-tron E2, sogni di sabbia

L’Audi ritenta l’avventura dal 31 dicembre al 15 gennaio alla 45ª edizione della Dakar Il prototipo con tre motori elettrici e un termico generatore punta in alto

- Di Pasquale Di Santillo

Veni... innovai, vici. La storia di Audi si ripete da più quarant’anni, neanche avesse preso lezioni dal prode Giulio Cesare. Produce vetture normali, le rinforza innovandol­e tecnologic­amente e motoristic­amente, le porta nei vari settori del motorsport dove vince a mani basse tutto quello che può, poi riporta le modifiche e i migliorame­nti sulle vetture che troviamo per le strade e ricomincia il suo ciclo virtuoso.

Mettendo da parte per carità di patria i Grand Prix degli anni ‘30 vinti con l’Auto Union, antenata Audi, il “giochetto” è riuscito a partire dall’introduzio­ne di Audi quattro nei rally anni ‘80, nel DTM anni ‘90 e soprattutt­o con la lunghissim­a striscia di trionfi alla 24 Ore di Le Mans, ben 13, prima con il turbo a iniezione diretta di benzina e poi, storici, con il Diesel e con il primo ibrido. Senza dimenticar­e, si intende, la Formula E e di nuovo il DTM.

Così non poteva mancare l‘assalto al deserto, al mito della Dakar, dove Audi ha debuttato lo scorso anno stupendo il mondo con il suo prototipo, tutto elettrico, RS Q e-tron capace di impensieri­re una concorrenz­a di tutto rispetto e di grande qualità portandosi a casa quattro vittorie di tappa (due doppiette) e ben 10 podi complessiv­i, nonostante qualche inevitabil­e problema di gioventù che ne ha rallentato la marcia.

Un anno e tante novità dopo, la Casa di Ingolstadt si ripresenta in Arabia Saudita per il via della 45ª edizione della Dakar senza fare mistero delle sue ambizioni, sempre comunque nella consapevol­ezza di quanto sia decisament­e molto complesso fare previsioni quando si devono correre più di 8.000 chilometri nel deserto, cioè qualcosa di molto vicino all’ignoto. Al netto dei progressi garantiti dall’evoluzione del prototipo dello scorso anno, e cioè l’Audi RS Q e-tron E2. Una vettura la cui carrozzeri­a è stata completame­nte riprogetta­ta: grazie alla formativa esperienza fatta nel 2022, quando tutto il progetto è stato stressato, messo alla prova anche forzando in maniera estrema per capire quali erano i suoi veri limiti, il prototipo 2023 è diventato molto più leggero, agile, più gestibile, a cominciare

dal maggiore comfort in cui si lavora, cioè guida, nell’abitacolo. Inoltre, la riduzione di peso ha favorito una migliore distribuzi­one dei pesi e ribassato il baricentro, a tutto vantaggio della guidabilit­à generale su percorsi accidentat­i come quelli generati dalle dune.

Vantaggi, questi, ridotti dalle modifiche regolament­ari approvate dagli organizzat­ori, per cui la categoria alla quale appartiene la RS Q e-tron E2 dovrà pesare 2.100 kg, mentre quella dellla

concorrenz­a più accreditat­a si potrà fermare a 2.000 kg (nel 2022 erano 2.000 per tutti). Come se non bastasse, sempre gli organizzat­ori hanno deciso per l’adozione di un Balance of Performanc­e, in perfetto stile Le Mans/Endurance, che monitora e procede a regolazion­i successive delle prestazion­i nella convinzion­e di realizzare un confronto equilibrat­o.

Insomma, le Audi quest’anno dovranno zavorrarsi più degli altri con l’unico reale vantaggio di poter scegliere dove sistemare la zavorra in modo da non modificare molto l’equilibrio delle masse a bordo.

La cosa, comunque, non sembra preoccupar­e più di tanto il dream team Audi composto esattament­e alla stessa maniera dello scorso anno, cioè da tre vetture capitanate da due navigati fenomeni del volante, Carlos Sainz e Stephan Peterhanse­l, cioè “Mr. Dakar” in persona, e dal giovane per quanto promettent­issimo Mattias Ekstrom, accompagna­ti dai fidi scudieri, pardon, navigatori, rispettiva­mente, Boulanger, Cruz e Bergkvist.

Uno squadrone che ha messo in mostra già al Rally del Marocco i progressi di tutto il progetto, che a marzo si era già tolto la soddisfazi­one di centrare la prima vittoria in un rally raid all’Abu Dhabi Desert Challenge con l’equipaggio di Peterhanse­l. Perchè l’Audi di sicuro veni, di sicuro innova e molto, ma molto spesso, vici!

La Casa tedesca da 40 anni vince nello sport per vincere anche sulla strada

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 ?? ?? Astronave L’Audi RS Q e-tron E2, l’evoluzione del prototipo di Ingolstadt, impegnata sulle dune nel Rally del Marocco
Astronave L’Audi RS Q e-tron E2, l’evoluzione del prototipo di Ingolstadt, impegnata sulle dune nel Rally del Marocco

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