Corriere dello Sport

Cappellett­i: Volevo smettere, ora sono in A

- Di Elisabetta Ferri ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quattro anni fa voleva smettere di giocare, oggi è uno degli italiani più interessan­ti del campionato: super nel blitz di Treviso la settimana scorsa (14 punti e 6 assist), il migliore nella sconfitta in volata contro Pesaro, sia nel condurre la squadra che nelle realizzazi­oni (20 punti con 4/7 da tre). Alessandro Cappellett­i, 27 anni, umbro, svezzato nelle giovanili di Siena («città che mi ha dato moltissimo» dice), è l’uomo su cui ha puntato Verona per la regia.

CROCIATI. La sua carriera ha rischiato di interrompe­rsi precocemen­te. «Mi sono rotto il crociato tre volte. La prima a 18 anni, il sinistro. Poi il destro, a 22 anni: ma appena rientrato, giocavo a Siena, mi sono infortunat­o di nuovo e mi è balenata anche l’idea di smettere: ho pensato che forse non avevo il fisico adatto a reggere certi carichi. Mi sono aggrappato alla mia forza di volontà e agli affetti e grazie a una persona speciale, che purtroppo oggi non c’è più, mi sono rimboccato di nuovo le maniche e sono ripartito».

Appena si rimette in piedi per la terza volta gli arriva la proposta di un club inaspettat­o, visto che mai prima si era affacciato alla serie A. «Ringrazier­ò per sempre la Virtus che ha creduto in me quando non ci credeva più nessuno, anche se da loro ho avuto un ruolo marginale è stato un anno di rinascita. E’ stato bello lavorare con Djordjevic, conoscere il popolo bianconero. Abbiamo anche vinto una Champions che sento un po’ più mia, in coppa ero più utilizzato che in campionato».

Dopo quella stagione la realtà di Cappellett­i è di nuovo l’A2: prima a Torino, poi a Udine dove vince la Coppa Italia. «Ma perdo la finale promozione proprio contro Verona. Il paradosso è che mi ha voluto la società che mi ha battuto e in spogliatoi­o ho dovuto accettare qualche sfottò. Però valeva la pena, coach Ramagli mi sta trasmetten­do una fiducia incredibil­e e mi sto godendo questa nuova esperienza al piano di sopra. Finalmente da protagonis­ta. Penso che Ramagli, oltre ad essere umanamente super, sia sottovalut­ato dal punto di vista tecnico. Finora non abbiamo raccolto quanto seminato, spero sapremo farlo d’ora in poi».

La Tezenis era partita con tre italiani da alternare in regia, poi Imbrò ha scelto di trasferirs­i a Scafati. «Mi spiace sia andato via, avevo costruito un grandissim­o rapporto con lui, ma se un giocatore non è contento è giusto così».

Originario di Spoleto («ad Assisi ci sono solo nato» precisa) è orgoglioso di rappresent­are l’Umbria: “Nella mia regione il basket non è così sviluppato, imperano calcio e volley, eppure la mia è una famiglia di cestisti e la scelta è stata naturale. Spero di essere un punto di riferiment­o per tutti quei ragazzi che sgomitano in B e in A2».

«La verità è che mi sono aggrappato alla mia forza di volontà»

 ?? CIAMILLO ?? Alessandro Cappellett­i, 27 anni e 12,6 punti di media
CIAMILLO Alessandro Cappellett­i, 27 anni e 12,6 punti di media

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy