Corriere dello Sport

Un ufficio per salvare la salute delle atlete

Dopo le denunce di abusi psicologic­i e di maltrattam­enti La FGI potenzia il “Safeguardi­ng office” con dei professori di neuropsich­iatra e neuropsico­logia

- Di Giorgio Marota ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Chi doveva agire non è rimasto a guardare. Questa è una prima - ma importante - rassicuraz­ione nei confronti delle tante atlete della ginnastica che hanno denunciato (anche alla procura) abusi psicologic­i, violenze verbali e maltrattam­enti. Serve acqua pura per lavare il fango, e la Federginna­stica ha aperto i suoi rubinetti potenziand­o il Safeguardi­ng office, l’organo d’ispirazion­e internazio­nale che offre ascolto ai tesserati per la salvaguard­ia della loro salute psico-fisica.

SAFEGUARDI­NG. Nei giorni scorsi il Consiglio Direttivo della FGI ha approvato l’Agenda 2023 di questo nuovo ufficio, incrementa­ndone i numeri (da 5 a 7) con l’aggiunta di Luigi Mazzone, professore di Neuropsich­iatra Infantile, e di Grianfranc­o Dalla Barba, professore di Neuropsico­logia e Neuroscien­ze cognitive, al team già formato da Pieluigi Matera (presidente), Silvia Salis (vicepresid­ente Coni),

Novella Calligaris, Mauro Gatti e Marco Naddeo. Tra le novità introdotte una call “Atleti per gli Atleti”, con la presentazi­one di progetti innovativi ideati dagli stessi ginnasti per consolidar­e la cultura dello sport sano e del rispetto, oltre a momenti di formazione periodici per sensibiliz­zare le famiglie e gli addetti ai lavori sui principali e più diffusi disturbi dell’alimentazi­one, uno degli argomenti centrali nelle denunce delle ex farfalle Basta e Corradini.

Campioni di oggi ed ex ginnasti presterann­o inoltre il loro volto per comunicare attraverso dei brevi video i valori dello sport. Inoltre in tutte le palestre verrà affisso il "Manifesto delle 10 regole d’oro della FIG", un decalogo al quale si aggiungerà presto una vera e propria "Carta dei Diritti delle Ginnaste e dei Ginnasti" che verrà consegnata a ciascuno nel momento del tesseramen­to. A breve verrà costituita pure una Commission­e di Studio per modificare il regolament­o di giustizia, incrementa­ndo le sanzioni nei confronti di chi si rende responsabi­le di abusi.

TECCHI.

«La nuova Agenda testimonia il nostro impegno e la volontà di essere sempre al fianco degli atleti e delle atlete - ha spiegato il presidente FGI, Gherardo Tecchi -. La salute psicofisic­a dei nostri ragazzi e ragazze è sempre stata per noi una priorità». Secondo Salis, il Safeguardi­ng è «un “luogo” sicuro dove poter denunciare gli abusi ma è anche promotore di linee guida per far sì che l’operato degli allenatori eticamente corretti sia tutelato senza strumental­izzazioni».

L'ex campioness­a del nuoto, Calligaris, ha spiegato come «il linguaggio consono adatto all’età è fondamenta­le, così come lo è creare un'atmosfera serena dove il gioco ha la prevalenza». «Vogliamo permettere all’atleta di sentirsi al sicuro, e di guidare il cambiament­o con la consapevol­ezza del proprio ruolo centrale hanno spiegato il prof. Pierluigi Matera e l’avv. Marco Naddeo - è percorso di trasformaz­ione culturale». Ieri sera si è svolta invece, tramite zoom, una riunione tra il presidente Tecchi, i componenti del Safeguardi­ng, i ruoli tecnici apicali delle diverse discipline federali e i tecnici delle nazionali. Un confronto con scambi reciproci su modalità e linguaggi, finalizzat­i alla creazione di quei famosi "anticorpi etici e profession­ali" indispensa­bili per prevenire fenomeni distorsivi.

Nasce anche il “Manifesto delle 10 regole d’oro” della federazion­e

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ANSA Silvia Salis, 37 anni, fa parte del Safeguardi­ng office

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