Un ufficio per salvare la salute delle atlete
Dopo le denunce di abusi psicologici e di maltrattamenti La FGI potenzia il “Safeguarding office” con dei professori di neuropsichiatra e neuropsicologia
Chi doveva agire non è rimasto a guardare. Questa è una prima - ma importante - rassicurazione nei confronti delle tante atlete della ginnastica che hanno denunciato (anche alla procura) abusi psicologici, violenze verbali e maltrattamenti. Serve acqua pura per lavare il fango, e la Federginnastica ha aperto i suoi rubinetti potenziando il Safeguarding office, l’organo d’ispirazione internazionale che offre ascolto ai tesserati per la salvaguardia della loro salute psico-fisica.
SAFEGUARDING. Nei giorni scorsi il Consiglio Direttivo della FGI ha approvato l’Agenda 2023 di questo nuovo ufficio, incrementandone i numeri (da 5 a 7) con l’aggiunta di Luigi Mazzone, professore di Neuropsichiatra Infantile, e di Grianfranco Dalla Barba, professore di Neuropsicologia e Neuroscienze cognitive, al team già formato da Pieluigi Matera (presidente), Silvia Salis (vicepresidente Coni),
Novella Calligaris, Mauro Gatti e Marco Naddeo. Tra le novità introdotte una call “Atleti per gli Atleti”, con la presentazione di progetti innovativi ideati dagli stessi ginnasti per consolidare la cultura dello sport sano e del rispetto, oltre a momenti di formazione periodici per sensibilizzare le famiglie e gli addetti ai lavori sui principali e più diffusi disturbi dell’alimentazione, uno degli argomenti centrali nelle denunce delle ex farfalle Basta e Corradini.
Campioni di oggi ed ex ginnasti presteranno inoltre il loro volto per comunicare attraverso dei brevi video i valori dello sport. Inoltre in tutte le palestre verrà affisso il "Manifesto delle 10 regole d’oro della FIG", un decalogo al quale si aggiungerà presto una vera e propria "Carta dei Diritti delle Ginnaste e dei Ginnasti" che verrà consegnata a ciascuno nel momento del tesseramento. A breve verrà costituita pure una Commissione di Studio per modificare il regolamento di giustizia, incrementando le sanzioni nei confronti di chi si rende responsabile di abusi.
TECCHI.
«La nuova Agenda testimonia il nostro impegno e la volontà di essere sempre al fianco degli atleti e delle atlete - ha spiegato il presidente FGI, Gherardo Tecchi -. La salute psicofisica dei nostri ragazzi e ragazze è sempre stata per noi una priorità». Secondo Salis, il Safeguarding è «un “luogo” sicuro dove poter denunciare gli abusi ma è anche promotore di linee guida per far sì che l’operato degli allenatori eticamente corretti sia tutelato senza strumentalizzazioni».
L'ex campionessa del nuoto, Calligaris, ha spiegato come «il linguaggio consono adatto all’età è fondamentale, così come lo è creare un'atmosfera serena dove il gioco ha la prevalenza». «Vogliamo permettere all’atleta di sentirsi al sicuro, e di guidare il cambiamento con la consapevolezza del proprio ruolo centrale hanno spiegato il prof. Pierluigi Matera e l’avv. Marco Naddeo - è percorso di trasformazione culturale». Ieri sera si è svolta invece, tramite zoom, una riunione tra il presidente Tecchi, i componenti del Safeguarding, i ruoli tecnici apicali delle diverse discipline federali e i tecnici delle nazionali. Un confronto con scambi reciproci su modalità e linguaggi, finalizzati alla creazione di quei famosi "anticorpi etici e professionali" indispensabili per prevenire fenomeni distorsivi.
Nasce anche il “Manifesto delle 10 regole d’oro” della federazione