Corriere dello Sport

I maschi del sincro a Parigi: ormai ci siamo

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Come si dice in questi casi, manca solo l’annuncio. Ma tutto lascia prevedere che ai Giochi di Parigi del 2024 vedremo anche i maschi nel nuoto sincronizz­ato, o nuoto artistico come si chiama oggi. E’ già andato a dama il primo tassello: la modifica del regolament­o da parte di World Aquatics (la ex Fina) e ora tutto è finito sulle scrivanie del Cio che deve dare l’ultimo ok. Non dovrebbeo esserci intoppi perché la modifica del regolament­o non crea al Comitato olimpico internazio­nale il problema numero uno quando si parla di organizzar­e un’Olimpiade: l’aumento del numero degli atleti. In questo caso, infatti, la nuova norma di World Aquatics prevede che nella prova a squadre possano essere inseriti due uomini su un gruppo di dieci elementi tra titolari e riserve. In questo modo il numero complessiv­o dei convocati resta identico, né ci saranno nuove gare in calendario (cosa impossibil­e, visto che i programmi olimpici di Parigi sono già stati definiti). Quindi non vedremo una prova solo al maschile né quella mista uomo-donna che tanto lustro ha dato all’Italia con Giorgio Minisini (nella foto Lapresse) e Lucrezia Ruggiero. Un compromess­o ma è il prezzo da pagare per introdurre una novità che ripara, almeno parzialmen­te, un torto subito dal sincro maschile, sostanzial­mente ghettizzat­o al contrario in ambito olimpico. La palla passerà ora agli staff tecnici: inserire due uomini in un’esercizio di squadra assieme ad altre sei ragazze non solo è un’operazione complessa ma potrebbe essere addirittur­a, dal punto di vista estetico e del punteggio, controprod­ucente. p.d.l.

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