Caso liste: un posto per Castrovilli
Tutta una questione di liste. Di porte girevoli, di caselle da riempire e, in fondo, anche di errori da non (ri)commettere. In attesa che prenda il via la sessione invernale di calciomercato, la Fiorentina sa già che il primo parametro da rispettare per completare la rosa da mettere a disposizione di Italiano dal 1° febbraio sarà quello dell’elenco finale da consegnare a Serie A e Uefa in tempo utile per i primi impegni del secondo mese dell’anno nuovo: venticinque giocatori totali, quattro cresciuti in Italia, altrettanti nel proprio vivaio più diciassette elementi “liberi”. Oltre al registro degli Under-22, di cui fanno parte le pianticelle che si sono messe in mostra nelle amichevoli di dicembre (di recente il dg Barone aveva suggerito un mutamento dei parametri, che privilegiasse i baby dei settori giovanili).
GLI INDIZIATI. Regole semplici, dunque, ma ferree. E di incognite al momento ce n’è più di una. Perché se da un lato non sembra in bilico il ritorno in lista di Gaetano Castrovilli (che sarà convocabile già per la prima gara del 2023, visto che durante le trattative la Lega garantisce elasticità per adeguare le esigenze dei club alle novità in entrata-uscita), dall’altro non è chiaro chi pronti-via farà spazio al numero 10. Gli indiziati restano Maleh e Zurkowski (sul primo dopo la Samp si è mosso anche il Genoa, mentre il polacco spinge per la soluzione Empoli) ma il recente rendimento di Benassi potrebbe imporre ulteriori valutazioni, anche se in viale Fanti non pare si voglia desistere dalla volontà di cedere l’ex Torino.
ANSIA UEFA. La Fiorentina dunque, al pari di altri club, cammina per ora sulle uova e vuole in ogni modo evitare le esclusioni eccellenti di quest’estate, quando oltre a Benassi fu costretto a una “trasformazione” anche il portiere Rosati, passato da fare la riserva di Terracciano e Gollini a preparatore (con il contratto rinnovato il mese prima). E il pensiero più ricorrente è quello legato alla lista europea, visto che la Uefa prevede la compilazione di un elenco simile ma con regole diverse: la distinta non contempla infiniti cambi e con la sessione di gennaio gli avvicendamenti che riguardano i giocatori di movimento sono solo tre (c’è una deroga per il portiere in caso di ko). Ragion per cui le valutazioni saranno più stringenti e gli arrivi dal mercato avranno un’incidenza pressoché totale.
L’italo-marocchino piace a Genoa e Samp, sul polacco c’è l’Empoli