Giani si gode un’altra Modena
Dopo un avvio difficile la squadra marcia spedita «Anche quando le cose andavano male vedevo un certo standard Dovevamo soltanto crescere»
Sei punti guadagnati sui sei disponibili contro la Gas Sales in regular season, cioè contro una squadra composta da un paio di freschi campioni del mondo e da un manipolo di ottimi elementi, e così adesso l’appuntamento in Coppa Italia contro Trento fa meno paura. Modena ci arriva grazie ad una partenza lanciata, avendo infilato il terzo 3-0 consecutivo e in più quella di Piacenza è stata una vittoria d’autorità, per un terzo posto in graduatoria che dà ulteriore fiducia per la prossima sfida.
Quella che domenica è andata in scena è stata una partita che Valsa Group ha controllato dal tumultuoso finale del primo set in poi, grazie ad un Bruno in vena come ai bei tempi, a due centrali concreti, un ottimo Rinaldi in battuta (quattro ace per lui), assistita da un Earvin Ngapeth ispirato. «A Piacenza abbiamo giocato molto bene, stiamo esprimendo sempre più qualità nel cambio palla, questo è il nostro ritmo di gioco e sono soddisfatto: abbiamo fatto bene nella fase break, anche se su alcuni errori nel primo set avremmo potuto fare meglio - ha detto il coach Andrea Giani - Dall’altra parte della rete mancavano due schiacciatori del calibro di Leal e Lucarelli che sono giocatori che non puoi sostituire, ma noi dobbiamo pensare a fare bene nella nostra metà campo e lo abbiamo fatto, non dobbiamo guardare in casa alle nostre avversarie».
Verrebbe da chiedersi che ne è stato di quella squadra balbettante di inizio stagione, quella valsa Group che alternava buone cose e sconfitte dolorose. Modena che in campionato praticamente vince solo "da tre" in pochi mesi ha cambiato pelle: «Quando le cose giravano peggio, a volte abbiamo vinto o perso per 3-2, ma non siamo mai stati lontani da un certo standard. Poi però, serviva crescere. Abbiamo lavorato bene in palestra, non ci siamo mai abbattuti e abbiamo interpretato... i numeri - risponde Giani - Eravamo anche allora la squadra con le percentuali migliori in difesa, ci mancava qualcosa in attacco e ci siamo allenati per trovarlo. Ora, i numeri ci danno ragione anche in quella fase e tutto si è equilibrato. Rinaldi è cresciuto, è più consapevote le ed interpreta meglio i momenti della gara, Sanguinetti ha dimostrato che il lavoro paga sempre. Siamo cresciuti tutti, per la verità, anche dal punto di vista della consapevolezza. E poi diciamo le cose come stanno - sorride - A parte Perugia che fa un suo percorso a parte, le altre sono tutversario, lì, vicine».
E ora Modena se la gioca: terza in campionato, nei quarti di Coppa Cev, protagonista dei quarti di finale in Coppa Italia: un ritorno in grande stile, non c'è che dire. «Dobbiamo pensare a quanto abbiamo appreso nelle sedute in palestra e concentrarci su quello che siamo noi, non sugli altri - precisa Giani - Non siamo né una sorpresa, né outsider, siamo una squadra che sta cercando di dare il meglio di sé e stiamo raccogliendo i frutti sperati. Un passo per volta: non è il caso di appoggiarci alle caratteristiche dell'avdà occorre raggiungere il miglior livello possibile per noi, e poi mantenerlo».
Il prossimo avversario però si chiama Trento ed è la prima rivale nella tortuosa corsa alla conquista della Coppa Italia. «Non mi nascondo se dico che Trento è una squadra molto forte, esperta, che
continuità al suo gioco: è stata infatti l'unica a giocare partite vere contro Perugia. Le armi per contrastarla le dobbiamo cercare nel restare sempre con la testa in partita, qualunque cosa accada: servirà, quando Trento inizierà e mettere giù palloni e magari battere bene, restare sempre attaccati al punteggio e quando calerà sarà in quel momento che servirà il nostro migliore standard. Rispetto per l'avversario, ma ovviamente non partiamo sconfitti: abbiamo le nostre carte da giocare», chiude l'allenatore di Modena.
«A parte Perugia che fa un altro percorso siamo tutti lì»
«Teniamo la testa su Trento e ce la giocheremo» (RaiSport, 20.30)