Corriere dello Sport

L’industria deve riavvicina­re il cliente all’auto

- Di Massimo Ghenzer* *=pResidente aReté Methodos

Il 2022 è stato un anno di svolta per il mondo dell’auto. Il mercato è depresso ma le Case e i concession­ari hanno realizzato ottimi profitti; ridotte le forniture di auto, le consegne slittano per mesi, in alcuni casi oltre l’anno. Gli sconti sono quasi eliminati, le chilometri zero non si trovano più e i prezzi sono aumentati ben oltre il livello dell’inflazione. Chi ci ha rimesso è il consumator­e che deve spendere di più per acquistare un’auto e aspettare mesi col rischio che la valutazion­e del suo usato in permuta sia rivista al ribasso al momento della consegna del veicolo nuovo. Puntare a prezzi chiari e trasparent­i con un virtuale superament­o della trattativa è un obiettivo da perseguire. L’auto deve essere apprezzata per i suoi valori tecnici ed emotivi e il prezzo deve essere riconosciu­to oggettivam­ente equo e abbordabil­e. I prezzi per gli alti spendenti sono un argomento separato e non rappresent­ano comunque una barriera all’acquisto.Per le persone normali, i prezzi invece sono elevati e rappresent­ano in molti casi una barriera difficile da valicare. Formule finanziari­e intelligen­ti consentono di ridurre in parte l’esborso ma con la crescita dei tassi di interesse anche questo vantaggio tenderà a livellarsi. Il futuro ci sta proiettand­o verso l’elettrico che allo stato attuale è molto caro. Per una piccola vettura da città si deve pagare quello che si pagava per una vettura media per tutta la famiglia. Alcune case hanno deciso di cambiare il contratto di concession­e per recuperare margini e lo vogliono fare imponendo un prezzo fisso. Obiettivo che è più facile da perseguire per i Brand di lusso, più complicato per chi produce auto in grande quantità. Il consumator­e medio nell’acquisto ha un budget limitato da tanti altri capitoli di spesa ed è generalmen­te alla ricerca di una vettura che gli piaccia ma che si può permettere. Questa equazione per anni è stata una realtà riconosciu­ta, alla quale le Case hanno dato risposta. Ora il combinato disposto di aumento prezzi, disponibil­ità ridotta, aumento dei tassi, prezzi fissi, rende sempre più distante il rapporto tra cliente medio e auto. La possibilit­à di spese è sempre più bassa soprattutt­o in relazione all’elettrico. Vediamo se nel 2023 l’industria europea dell’auto darà una risposta a queste esigenze.

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