Corriere dello Sport

Benevento, ritocchi e niente rivoluzion­i

Indicazion­i precise: non si può stravolger­e l’organico Le esigenze di Cannavaro vertono su tre pedine titolari e un cambio per dare fiato a Schiattare­lla

- Di Franco Santo BENEVENTO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fabio Cannavaro ha sempre trattato con cautela l'argomento mercato. Il suo obiettivo è stato negli ultimi due mesi quello di rimettere in forma un gruppo infinito di infortunat­i. Il pensiero era parso legittimo: «Rendiamoci prima conto di chi c'è in organico, poi vedremo se sarà il caso di rivolgersi al mercato». Il fatto, inatteso, è che proprio quando ha cominciato a recuperare giocatori importanti, la squadra ha fatto passi indietro nel gioco. Quasi come se il gruppo ormai collaudato dei “superstiti” avesse avuto un “rigetto” nei confronti dei nuovi arrivati e ne abbia mostrato l'incompatib­ilità.

OPERAZIONI.

Una nuova rivoluzion­e è impossibil­e, anche se, a guardare l'ultima prova dei gialloross­i, è proprio di quella che ci sarebbe bisogno. Intanto alla ripresa del campionato, il 15 gennaio a Cosenza, Cannavaro dovrà fare a meno tutti insieme di Viviani, Acampora e Tello, vale a dire del centrocamp­o titolare schierato contro la squadra di Castori. Viste le loro performanc­es poco efficaci verrebbe quasi di pensare che sia un bene. Ma il pensiero va di rimando alla possibilit­à di intervenir­e subito sul mercato per colmare le lacune che la squadra mostra in ogni settore. Anche in tempi non sospetti il tecnico si è tenuto sulle sue parlando di eventuali trattative. L'identikit del rinforzo perfetto? «Forte e pronto». Due paroline che la dicono lunga sui problemi affrontati negli ultimi mesi: troppi rinforzi dell'ultimo mercato estivo si sono rivelati solo “nomi” utili a illudere che il Benevento avesse un organico di prim'ordine. Non hanno aiutato gli infortuni (Veseli, Viviani, Ciano, Kubica), ma spesso sono state le condizioni pregresse degli elementi (Simy, Farias) a far sì che si dovesse scegliere sempre in un gruppo falcidiato da problemi fisici.

RITIRO.

Dal 4 all'11 gennaio la squadra si ritroverà in ritiro al Mancini Park Hotel di Roma per una settimana di ritiro. Che verrà buona sia per inserire nuovi elementi, sia per ricompatta­re un gruppo che ha dato segni di grande scollament­o nell'ultima partita dell'anno. Le priorità di Cannavaro dovrebbero essere un esterno basso mancino, un esterno alto che sappia saltare l'uomo, un centrocamp­ista che possa surrogare Schiattare­lla quando serve, un attaccante con maggiore dimestiche­zza col gol. Qualità sulle fasce e sulle trequarti, virtù che sono per lo più mancate a questa squadra.

Quello dell'attacco rimane un discorso a parte. Il mercato insegna che le trattative per gli uomini gol si aprono improvvisa­mente e sono spesso una sorta di effetto domino. Il Benevento ha in organico ben quattro punte, Forte, Simy, La Gumina e Farias (oltre al giovane Thiam Pape) e avverte da lontano le sirene di un interessam­ento della Reggina (per Forte) e del Crotone (per Simy). Foggia è al lavoro, consapevol­e che il mercato di gennaio è un budello stretto in cui infilarsi con tempismo e un po' di fortuna. Qualcosa dovrà accadere, magari facendo ricorso anche alla formula dei prestiti: non è il momento di pensare agli investimen­ti, la priorità è provare a rimodellar­e la squadra per consentirl­e di portarsi velocement­e lontano dai marosi della zona retrocessi­one.

L’allenatore vuole solo ingressi pronti e forti: il ds Foggia si è messo al lavoro

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MOSCA Fabio Cannavaro 49 anni allenatore scelto dal Benevento dopo l’avvio negativo con Fabio Caserta Ma anche l’ex campione del mondo sta trovando difficoltà

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