L’Avellino si attrezza per i playoff
Il ritmo promozione scatta tardi per la B diretta Rastelli è l’uomo giusto e ora sta facendo marciare i suoi col ritmo del Catanzaro. Obiettivo chiaro
Nella scia del Catanzaro, finalmente, in ossequio agli ambiziosi programmi della vigilia di questa stagione, però condizionata da un avvio disastroso per quell’Avellino che avrebbe dovuto puntare alla promozione diretta. Peccato che la squadra irpina abbia ingranato la marcia giusta solo nelle ultime 6 gare (4 vittorie e 2 pari), ottenendo 14 punti, gli stessi del Crotone e due meno della capolista che, nello stesso periodo, ne ha vinto 5 pareggiandone una, per complessivi 16 punti.
AVVIO FLOP. Un inizio da incubo proprio nella stagione in cui l’Avellino puntava a vincere il campionato ha pesantemente condizionato il cammino di una squadra allestita alla rinfusa, la miseria di 4 punti nelle prime 5 partite, ritrovandosi in zona playout, nella parte opposta rispetto a quella preventivata dalla dirigenza che, per puntare alla promozione, aveva attuato un totale repulisti, affidando la rinnovata rosa all'emergente Taurino, che poco aveva inciso nelle scelte di mercato, esonerato dopo 8 giornate e 8 punti in classifica.
CONFUSIONE. Decisione improvvisa, tanto da non avere neanche il sostituto pronto così, nella gara giocata (e persa) a Viterbo la squadra fu affidata a Biancolino, tecnico della Primavera. Eppure la scelta era facilissima: Massimo Rastelli era l’allenatore che la società voleva per fagli vincere nuovamente un campionato con l’Avellino, com’era avvenuto 7 anni prima, con la promozione in B festeggiata vincendo a Catanzaro.
Nell’anno solare che sta per chiudersi, durante il quale l’Avellino ha cambiato ben 5 allenatori, (Braglia, Gautieri, Taurino, Biancolino, Rastelli) solo alla fine è stato individuato quello giusto, peraltro già disponibile in estate. Chissà come sarebbe andata con Rastelli in sella dall'inizio, arrivato quando il distacco dal Catanzaro era ormai di 17 punti dopo 10 gare ed ora allargatosi a 27 lunghezze, dopo il doppio delle partite consumate. Il proposito della B diretta è ormai accandonato, magari si potrà tentare il salto con i playoff, puntando al terzo posto.
AMBIZIONI. Rastelli ha accettato il sontuoso biennale con opzione di rinnovo di altri due anni ottenendo precise garanzie circa i programmi di una società che vuole la B in tampi brevi. Intanto si punta ad allestire una squadra competitiva per recuperare posizioni e lavorare in prospettiva. Rispetto alla rosa iniziale, il quinto tecnico del 2022 ha rispolverato elementi finiti nella lista degli epurati, ricevendo risposte eccellenti, come per il portiere Pane, ad esempio. La difesa, che inizialmente aveva incas
sato gol con troppa facilità, ne ha preso uno soltanto (neanche determinante, nel 3-1 inflitto alla Turris) nelle ultime sei gare.
Per il suo 54° compleanno Rastelli avrebbe gradito l’annuncio di qualche nuovo acquisto ma avrà la pazienza di attendere ancora per vedere arrivare il 29enne jolly di centrocampo Luca Paganini che ha giocato 16 gare con la Triestina realizzando pure tre reti. Nella trattativa è stata offerta la lista dei partenti per contenere l’esborso economico: Forte, Micovschi, Franco, Guadagni, Garetto, Scognamiglio, Ceccarelli e Sbraga, magari pure Di Gaudio, Kanoutè e Murano. L’altro nuovo arrivo potrebbe essere il 24enne attaccante croato Karlo Butic che Rastelli ha avuto al Pordenone, ora in prestito al Cosenza.
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