Corriere dello Sport

Paris, un’altra delusione «Devo lavorare»

- Di Alberto Dolfin

L’Italjet non decolla sulla Stelvio. La difficilis­sima discesa di Bormio doveva essere la svolta per la squadra veloce azzurra, che da sempre si esalta sui tracciati più tecnici, ma non è stato così e vedere Mattia Casse in nona e Dominik Paris in decima posizione (a oltre due secondi) non può bastare a un gruppo abituato a mettere in fila podi su podi nell’ultimo decennio.

Sin qui ne è arrivato soltanto uno, firmato dallo stesso Casse, una delle poche note positive tricolori, che ha centrato il primo risultato di prestigio della carriera due settimane fa in Val Gardena e ieri è stato ancora il migliore degli azzurri nonostante le condizioni fossero diametralm­ente opposte. Qualche segnale arriva anche appena fuori dalla top ten, con il tredicesim­o posto di Florian Schieder (eguagliato il miglior piazzament­o ottenuto in Val Gardena), ma ieri ciò che ha preoccupat­o di più è stato non vedere sfrecciare Paris, su un tracciato che in passato aveva letteralme­nte dominato, come ben illustrano i sei successi in discesa e quello in superG che splendono nel suo palmares.

Scarso feeling coi materiali, condizione fisica lontana da quella ottimale e Domme è costretto a inseguire, vedendo già sfumare il sogno di mettere le mani sulla tanto agognata coppa di discesa: sono soltanto 37 i punti raccolti nelle prime 5 discese (su 12 complessiv­e) contro i 405 del leader Aleksander Kilde.

Questo il laconico commento del metallaro della Val d’Ultimo dopo la gara di ieri: «Bormio stanca sempre, già a metà sei cotto e questa gara è stata abbastanza difficile. Sono con

tento di aver fatto punti, il superg sarà difficile uguale e dovrò mettere tutto in pista. Non è così facile far risultato, ci sarà da lavorare vedremo cosa succederà a gennaio». Oggi scatterà per primo, non il miglior pettorale in una disciplina che nel 2019 l’aveva visto conquistar­e la sfera di cristallo di specialità, ma che da qualche inverno lo vede faticare a inserirsi tra i primi dieci. «La situazione di Domme è complessa da spiegare e ci vorrebbe un’analisi molto approfondi­ta e dettagliat­a spiega il responsabi­le del gruppo Èlite, Alberto Ghidoni - Nei test fisici prima dell’inizio della stagione ha ottenuto alcuni dei migliori riscontri di sempre, ma come vediamo ci sono parecchie cose che non vanno, non soltanto i materiali: è un circolo vizioso che lo blocca e la speranza è di cambiare registro dalle classiche di gennaio».

Una speranza che l’Italia dello sci maschile allarga a tutti i suoi settori, visto che nelle prove tecniche il podio è stato proprio un miraggio e nemmeno le nevi di casa dell’Alta Badia e di Campiglio hanno invertito la tendenza. Gennaio non ammetterà appelli.

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GETTY Dominik Paris (33)

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