Modena sbatte su Kaziyski
Trento passa al PalaPanini: è la prima squadra a qualificarsi alla Final Four di Roma I ragazzi di Giani dominano il set iniziale, poi s’accende il bulgaro (38 anni). La svolta nel secondo
di Stefano Ferrari
Il Trentino di Lorenzetti batte la Modena dell'allievo Giani al termine di una partita lunghissima, a tratti vibrante, ricca di protagonisti che si sono alternati nel corso delle oltre due ore di gioco e che alla fine consegna agli ospiti il ticket per la Final Four di Roma.
Oltre alla linea verde, con gli azzurri Michieletto e Lavia, ha prevalso la forza dai nove metri di Trento e la grande esperienza di Matej Kaziyski, un campione inossidabile nonostante i suoi 38 anni: il bulgaro è risultato decisivo dal secondo set in poi, cioè da quando Trento ha cominciato a giocare da Itas, benissimo.
Modena annulla gli ospiti nel primo set, letteralmente dominato: avanti subito 8-5 e poi raddoppiato il punteggio al giro di boa (16-10), la squadra di Giani vola sulle ali degli ultimi risultati, in un parziale perfetto; Lagumdzjia spacca la rete e mette giù cinque palloni d'oro. Poi il secondo parziale, il ritorno di Trento e la partita giocata alla pari: un set bellissimo. Modena riprende subito la strada della fuga, Trento la rincorre e la supera con un parziale di 5-2 che porta all'allungo apparentemente decisivo (15-18). Ma i gialli hanno sette vite, così si arriva addirittura sul 24 pari, fra errori e prodezze. Giallo per un invasione chiesta da Modena (che non c'è, da check).Trento si riassesta sul 24 pari, poi ci pensa Kaziyski a mettere giù un pallone buono: 1-1 e tutto da rifare.
Qui gli uomini di Giani, che avevano pregustato la rimonta, subiscono invece il contraccolpo del pareggio e cominciano a sbagliare con un Lagumdzjia che si cancella dal campo. Solo Ngapeth tiene alto il ritmo dettato da Michieletto e Lavia, che sfrutta la legge dell'ex: tanto che Modena, pur aggrappandosi con le unghie sulla lavagna, si ferma a 22, mentre Trento fugge ancora con lo scatenato bulgaro alla guida.
Parrebbe la resa di Bruno e compagni, ma è solo rimandata. Giani aveva ragione quando predicava ai suoi di restare attaccati al punteggio, però poi l'Itas dai nove metri impedisce a Sanguinetti e soci di ragionare e sono dolori.
Dal 12 pari Trento non sbaglia un pallone, mentre i gialloblù calano e alla fine mollano: il punto della Final Four è firmato Lisinac, un altro di quelli che c'è sempre e comunque, dalla parte di Lorenzetti.
Lavia-Michieletto alzano il ritmo Ngapeth è l’ultimo ad arrendersi