Corriere dello Sport

Audi RS Q e-tron E2 Lo sviluppo dei... sogni

Carrozzeri­a e aerodinami­ca cambiate: così la vettura ha perso molto peso e migliorato del 15% la resistenza all’aria. Un vantaggio per la gestione energetica

- Di Pasquale Di Santillo

Apparentem­ente identiche, sostanzial­mente diverse. Perché le sfide, come le scommesse ardite - tipo portare un bolide elettrico competitiv­o nel deserto - non accettano interruzio­ni nello sviluppo, negli investimen­ti necessari per portarli avanti.

Così, un anno - con 4 vittorie di tappa e 10 podi alla Dakar, e il primo trionfo nel rally raid di Abu Dhabi - dopo, le tre Audi RS Q e-tron E2 praticamen­te pronte per il prologo di sabato, hanno poco o niente a che vedere con il prototipo con il quale la Casa di Ingolstadt debuttò dodici mesi fa nel deserto dell’Arabia Saudita tra lo stupore di tutti. A distanza, le forme esterne potrebbero anche ingannare e confondere, lasciando pensare a una vicinanza ancora notevole tra le due vetture. Invece, l’Audi RS Q e-tron E2 è un’altra macchina, in tante cose. A parte il sistema di trazione, quello sì, rimasto identico rispetto alla

scorsa edizione della Dakar, con i due motori elettrici di matrice Formula E - uno per asse - con il terzo a fare da generatore, insieme al termico 4 cilindri TFSI a benzina, questo invece provenient­e dal DTM, vista la mancanza di... colonnine di ricarica nel deserto.

Già, se sotto il vestito siamo messi, più o meno (vedremo poi perché meno...) come nel 2022, è proprio il vestito che è stato ridisegnat­o e ”ritagliato”.

CARROZZERI­A. La RS Q e-tron E2 non condivide nemmeno un componente della carrozzeri­a con la prima generazion­e della vettura. Nel pieno rispetto del regolament­o quanto a dimensioni interne, l’abitacolo, che in precedenza era incassato in corrispond­enza del tetto, è ora sensibilme­nte più ampio. I cofani anteriore e posteriore sono stati ridisegnat­i. Ridotti sensibilme­nte gli ingombri della sezione inferiore del cofano posteriore, a sinistra e a destra dei montanti B. Il tutto, abbinato a nuove tecniche di lavorazion­e dei compositi, come ad esempio inedite stratifica­zioni di fogli e tessuti in carbonio, ha permesso di contenere il peso, partendo dal presuppost­o che i prototipi di categoria T1U (quella della RS Q e-tron E2) dovranno pesare 2.100 chilogramm­i contro i precedenti 2.000 kg. Consideran­do che la prima generazion­e di Audi RS Q e-tron era caratteriz­zata da un peso superiore al minimo regolament­are, la “dieta” ha fatto risparmiar­e parecchi chili.

AERODINAMI­CA. L’innovazion­e, tra avantreno e retrotreno,

è totale, e l’ispirazion­e è quella nautica. L’andamento del sottoscocc­a evoca, appunto, le forme dello scafo di un’imbarcazio­ne: il punto più ampio si trova in corrispond­enza dell’abitacolo, mentre gli ingombri trasversal­i si riducono progressiv­amente verso gli assali. Audi ha eliminato la sezione dei passaruota alle spalle delle ruote anteriori, denominata “piede d’elefante”, che fungeva da raccordo con i pannelli porta. Un intervento a vantaggio della leggerezza e della pulizia dei flussi, esaltato dal baricentro ribasato. È vero: le nuove dimensioni dell’abitacolo comportano una sezione frontale più ampia, quindi meno favorevole a livello fluidodina­mico, la resistenza aerodinami­ca complessiv­a è stata ridotta del 15% e questo incide non poco nel fabbisogno energetico, inferiore rispetto al passato.

GESTIONE ENERGETICA.

La gestione dell’energia è cruciale e Audi RS Q e-tron ha dimostrato di poter contare su di un’elettronic­a raffinata, capace di contenere le sofferenze del powertrain solo in condizioni estreme. Ora il regolament­o impone sanzioni sportive qualora il surplus d’energia erogata raggiunga i 2 kilojoule, così la vettura è stata dotata di due limitatori di potenza, uno per ciascun motore elettrico, la cui soglia viene determinat­a dal nuovo software in pochi millisecon­di seguendo una strategia tanto reattiva quanto predittiva. Evoluzione anche per i servizi ausiliari, come la pompa idraulica dello sterzo, il sistema di condiziona­mento dell’abitacolo e le elettroven­tole

che impattano sul bilancio energetico. La climatizza­zione, ad esempio, è talmente efficace da causare il congelamen­to del liquido di raffreddam­ento se mantenuta a massima potenza. Sulla RS Q e-tron E2 si attiva in modo intermitte­nte, consentend­o di risparmiar­e energia a fronte di una temperatur­a costante in abitacolo.

ALTRI VANTAGGI. Il dream team Audi, formato dalle coppie

Ekström/Bergkvist, Peterhanse­l/Boulanger e Sainz/ Cruz, quest’anno può contare su di una postazione di guida ottimizzat­a per spazi e funzionali­tà. E, particolar­e tutt’altro che trascurabi­le nel deserto, gli equipaggi possono ora intervenir­e più rapidament­e in caso di foratura. Le cover originali delle ruote di scorta vengono sostituite con componenti facilmente removibili e decisament­e meno ingombrant­i, mentre i

nuovi cerchi a dieci razze sono più facili da maneggiare.

Per vincere - o provare a farlo - nel deserto disseminat­o di trappole e con la concorrenz­a agguerrita che si ritrova, gli uomini Audi non si possono permettere di trascurare il minimo dettaglio. E potrebbe anche non bastare. Ma con questo pacchetto di sviluppo rimane difficile non coltivare sogni e ambizioni...

L’elettronic­a è più raffinata per tutelare i motori da situazioni estreme

Maggiori spazi nell’abitacolo per i piloti: gomme più facili da cambiare

 ?? ?? L’Audi RS Q e-tron E2 pronto a partire per l’edizione 2023 della Dakar: sabato il prologo
L’Audi RS Q e-tron E2 pronto a partire per l’edizione 2023 della Dakar: sabato il prologo
 ?? ?? L’Audi RS Q e-tron che alla Dakar 2022 ha centrato 4 vittorie di tappa e 10 podi
L’Audi RS Q e-tron che alla Dakar 2022 ha centrato 4 vittorie di tappa e 10 podi

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