Intramontabile Vespa Stile esclusivo e unico
Migliorata in ogni dettaglio: dal design all’equipaggiamento fino al motore Due versioni, 125 e 300, e quattro allestimenti (GTS, GTS Super, GTS SuperSport e GTS SuperTech) per l’ultima evoluzione del “Vespone”, gioiello made in Italy
Due versioni, 125 e 300, declinate in quattro allestimenti, tutti ben distinti sul piano estetico: GTS, GTS Super, GTS SuperSport e GTS SuperTech. Si presenta così l’ultima evoluzione del mitico “Vespone”, forte di un appeal “made in Italy” che non conosce crisi e che continua a sedurre appassionati in giro per il globo. Dal punto di vista estetico, al di là delle differenziazioni di gamma, elemento comune è il fascino di un mezzo dalle linee senza tempo, sviluppate attorno all’iconica scocca rigorosamente in acciaio. Su quest’ultimo modello, gli elementi luminosi laterali a led, che fungono da luci diurne e da indicatori di direzione, sono perfettamente integrati nello scudo e cambia anche l’inconfondibile frontale, con fregi più piccoli e dall’impronta più dinamica. Due le novità tecniche: la prima è la sospensione anteriore che, pur mantenendo il tradizionale schema monobraccio, è stata rivista nella logica di funzionamento e nella taratura per una maggiore stabilità alle alte velocità (ma per offrire anche più comfort e maneggevolezza). Il secondo importante upgrade riguarda invece l’impianto frenante a due dischi.
MOTOREECOMFORT. Cuore pulsante della GTS 300 è il monocilindrico di 278 cc, il motore più performante mai montato su una Vespa: 23,8 CV di potenza e un consumo medio dichiarato di 30,3 km/l. Completano la dotazione l’apprezzabile controllo di trazione, l’ABS con centralina
Bosch, il sistema di accensione keyless e i cerchi di 12”. Tutta nuova la strumentazione: dopo l’introduzione del display TFT a colori sulla versione SuperTech, che funge anche da strumento di navigazione, debutta ora su tutte le altre versioni un nuovo doppio elemento composto da un tachimetro analogico e un LCD di 3” sul quale sono visualizzate le info di servizio e tutte le notifiche relative a chiamate, messaggi e musica (tramite il sistema Vespa MIA e la App dedicata).
La pedana piatta garantisce tanto spazio per i piedi e può ospitare anche l’eventuale borsa da lavoro, lo zaino o la busta della spesa. Sul fronte dell’ergonomia, il manubrio, che incorpora il caratteristico fanale circolare, è stato ridisegnato: ora è più largo e le leve freno sono state riposizionate, mentre i comandi sono raggruppati in due blocchetti elettrici cromati che richiamano idealmente il cambio a manubrio delle Vespa del passato.
La posizione di guida risulta “neutra” nella migliore accezione del termine, con una elevata sensazione di controllo. Il comfort di marcia è molto elevato, anche grazie alla sella davvero comoda (ma non proprio bassa da terra, 790 mm). Per quanto riguarda la capacità di carico, il vano non risulta amplissimo, ma è regolare nei volumi e ben sfruttabile . E non manca un cassetto, nel restroscudo, all’interno del quale è alloggiata una praticissima porta di ricarica USB.
PIACERE DI GUIDA. La prima parte di test ha permesso di apprezzare le doti da commuter della GTS, che in ambiente urbano convince a tutto tondo: agilità elevata e ingombri contenuti le consentono di muoversi nel traffico con grande scioltezza; mentre accelerazioni frizzanti e riprese toniche, si fanno apprezzare nello scatto al semaforo e nei sorpassi, sempre agevoli. Dove, però, quest’ultima GTS eccelle davvero è nella capacità di digerire il pavè e le imperfezioni del manto stradale senza battere ciglio. Anche cercando di metterla in difficoltà, con l’attraversamento di buche e “voragini” a ritmo sostenuto, l’assetto non si scompone e il comfort rimane elevato, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto sulle sospensioni. Un comportamento ancora più evidente sui tratti veloci affrontati fuori città, dove stabilità e rigore direzionale non sono venuti mai meno, insieme a una piacevole sensazione di feeling e controllo. Convincente, infine, è la frenata, non tanto per potenza assoluta di arresto (comunque piuttosto buona ed equilibrata), quanto per l’ottima modulabilità che consente di dosare sempre bene l’azione, unita a una piacevole sensibilità delle leve alla pressione della mano.