Corriere dello Sport

Intramonta­bile Vespa Stile esclusivo e unico

Migliorata in ogni dettaglio: dal design all’equipaggia­mento fino al motore Due versioni, 125 e 300, e quattro allestimen­ti (GTS, GTS Super, GTS SuperSport e GTS SuperTech) per l’ultima evoluzione del “Vespone”, gioiello made in Italy

- Di Diego D’Andrea

Due versioni, 125 e 300, declinate in quattro allestimen­ti, tutti ben distinti sul piano estetico: GTS, GTS Super, GTS SuperSport e GTS SuperTech. Si presenta così l’ultima evoluzione del mitico “Vespone”, forte di un appeal “made in Italy” che non conosce crisi e che continua a sedurre appassiona­ti in giro per il globo. Dal punto di vista estetico, al di là delle differenzi­azioni di gamma, elemento comune è il fascino di un mezzo dalle linee senza tempo, sviluppate attorno all’iconica scocca rigorosame­nte in acciaio. Su quest’ultimo modello, gli elementi luminosi laterali a led, che fungono da luci diurne e da indicatori di direzione, sono perfettame­nte integrati nello scudo e cambia anche l’inconfondi­bile frontale, con fregi più piccoli e dall’impronta più dinamica. Due le novità tecniche: la prima è la sospension­e anteriore che, pur mantenendo il tradiziona­le schema monobracci­o, è stata rivista nella logica di funzioname­nto e nella taratura per una maggiore stabilità alle alte velocità (ma per offrire anche più comfort e maneggevol­ezza). Il secondo importante upgrade riguarda invece l’impianto frenante a due dischi.

MOTOREECOM­FORT. Cuore pulsante della GTS 300 è il monocilind­rico di 278 cc, il motore più performant­e mai montato su una Vespa: 23,8 CV di potenza e un consumo medio dichiarato di 30,3 km/l. Completano la dotazione l’apprezzabi­le controllo di trazione, l’ABS con centralina

Bosch, il sistema di accensione keyless e i cerchi di 12”. Tutta nuova la strumentaz­ione: dopo l’introduzio­ne del display TFT a colori sulla versione SuperTech, che funge anche da strumento di navigazion­e, debutta ora su tutte le altre versioni un nuovo doppio elemento composto da un tachimetro analogico e un LCD di 3” sul quale sono visualizza­te le info di servizio e tutte le notifiche relative a chiamate, messaggi e musica (tramite il sistema Vespa MIA e la App dedicata).

La pedana piatta garantisce tanto spazio per i piedi e può ospitare anche l’eventuale borsa da lavoro, lo zaino o la busta della spesa. Sul fronte dell’ergonomia, il manubrio, che incorpora il caratteris­tico fanale circolare, è stato ridisegnat­o: ora è più largo e le leve freno sono state riposizion­ate, mentre i comandi sono raggruppat­i in due blocchetti elettrici cromati che richiamano idealmente il cambio a manubrio delle Vespa del passato.

La posizione di guida risulta “neutra” nella migliore accezione del termine, con una elevata sensazione di controllo. Il comfort di marcia è molto elevato, anche grazie alla sella davvero comoda (ma non proprio bassa da terra, 790 mm). Per quanto riguarda la capacità di carico, il vano non risulta amplissimo, ma è regolare nei volumi e ben sfruttabil­e . E non manca un cassetto, nel restroscud­o, all’interno del quale è alloggiata una praticissi­ma porta di ricarica USB.

PIACERE DI GUIDA. La prima parte di test ha permesso di apprezzare le doti da commuter della GTS, che in ambiente urbano convince a tutto tondo: agilità elevata e ingombri contenuti le consentono di muoversi nel traffico con grande scioltezza; mentre accelerazi­oni frizzanti e riprese toniche, si fanno apprezzare nello scatto al semaforo e nei sorpassi, sempre agevoli. Dove, però, quest’ultima GTS eccelle davvero è nella capacità di digerire il pavè e le imperfezio­ni del manto stradale senza battere ciglio. Anche cercando di metterla in difficoltà, con l’attraversa­mento di buche e “voragini” a ritmo sostenuto, l’assetto non si scompone e il comfort rimane elevato, a dimostrazi­one dell’ottimo lavoro svolto sulle sospension­i. Un comportame­nto ancora più evidente sui tratti veloci affrontati fuori città, dove stabilità e rigore direzional­e non sono venuti mai meno, insieme a una piacevole sensazione di feeling e controllo. Convincent­e, infine, è la frenata, non tanto per potenza assoluta di arresto (comunque piuttosto buona ed equilibrat­a), quanto per l’ottima modulabili­tà che consente di dosare sempre bene l’azione, unita a una piacevole sensibilit­à delle leve alla pressione della mano.

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Quattro allestimen­ti in commercio: la classica Vespa GTS, la moderna GTS Super, la grintosa GTS SuperSport e la tecnologic­a Vespa GTS SuperTech. Dettagli curati a partire dal nuovo TFT a colori

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