Corriere dello Sport

LUKAKU SÌ MA SEGNA DZEKO

Nell’ultimo test prima della ripresa del campionato, Inzaghi raccoglie indicazion­i positive Big Rom ok per fiato e tenuta, non ancora per brillantez­za Il bosniaco segna e convince

- Di Pietro Guadagno

Cerchi Lukaku e trovi il solito Dzeko. C’è la firma del bosniaco, infatti, sotto all’1-0 interista su un Sassuolo rimaneggia­to, privo pure di Berardi e Lauriente: una stoccata innescata da un pallone recuperato sulla trequarti da Bastoni, che, dopo aver puntato l’area avversaria, ha liberato l’attaccante davanti a Pegolo. Per la squadra nerazzurra è stata l’ultima gara del 2022 e anche l’ultima delle 5 amichevoli con cui ha “impegnato” la pausa Mondiale. E il bilancio, guardando sempliceme­nte ai numeri, non può che essere positivo: 4 vittorie e un pareggio, in casa del Betis Siviglia, che è stata anche l’unica squadra a perforare la difesa di Inzaghi, a differenza di Gzira United, Saliburgo, Reggina e appunto Sassuolo.

PROVA GENERALE. E’ stato probabilme­nte il test più significat­ivo, visto che in campo è andato l’undici che, per intero o quasi, affronterà il Napoli il 4 gennaio. Tutt’al più dovrebbe entrare Dumfries, al posto di Bellanova. L’olandese, infatti, è entrato solo nell’ultima parte della ripresa perché non ancora al meglio. Il vero dubbio, allora, è a centrocamp­o, con Brozovic, rimasto a Milano, che farà di tutto per conquistar­e una maglia. E, nel suo proposito, potrebbe essere agevolato dalle condizioni di Mkhitaryan, costretto ad uscire a inizio secondo tempo per una leggera lombalgia. Si è trattato più che altro di precauzion­e, ma l’armeno andrà verificato nei prossimi giorni.

CARBURAZIO­NE LENTA. Come, peraltro, continuerà ad essere monitorato pure Lukaku, l’elemento più atteso e pure quello che deve essere trattato con maggiore cura. Come a Reggio Calabria, è rimasto in campo fin quasi al fischio finale: altri 83’ che portano il totale a 170 in due gare. Dal punto di vista del fiato, della tenuta, ci siamo. Per la brillantez­za, invece, manca ancora qualcosa. Anche se, come contro la Reggina, Big Rom ha carburato nella ripresa, trovando finalmente spazio per una delle sue fughe, conclusa però con un tiro rimpallato in angolo. Niente gol stavolta, ma ci è andato vicino anche in avvio, deviando a lato il cross basso di Skriniar, a conclusion­e di un’azione in cui l’Inter ha mostrato tutta la sua capacità di palleggio.

DZEKO E SPAZI. Ad ogni modo, contro il Sassuolo, Inzaghi non ha provato soltanto la formazione, ma pure l’atteggiame­nto che l’Inter avrà con il Napoli. Aspettare i neroverdi, infatti,

è stata una scelta precisa, studiata per aprirsi gli spazi in contropied­e o in ripartenza. Come presumibil­mente vorranno fare i nerazzurri contro gli uomini di Spalletti. Dzeko, accorciand­o, ha fatto il regista avanzato, smistando il gioco e lanciando i compagni in profondità. La sensazione è che il bosniaco abbia sfruttato al meglio la sosta e ora pare davvero in forma smagliante. Con Lukaku ancora non si può dire che ci sia una vera intesa. Nel senso che non si trovano e non si cercano come Big

Rom e Lautaro. Attraverso i movimenti, però, sempre diversi e sempre funzionali, l’uno

Fra le note liete l’atteggiame­nto della squadra sempre aggressivo

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La festa attorno a Dzeko, a destra un tentativo di Lukaku
Due bocche da fuoco La festa attorno a Dzeko, a destra un tentativo di Lukaku

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