LUKAKU SÌ MA SEGNA DZEKO
Nell’ultimo test prima della ripresa del campionato, Inzaghi raccoglie indicazioni positive Big Rom ok per fiato e tenuta, non ancora per brillantezza Il bosniaco segna e convince
Cerchi Lukaku e trovi il solito Dzeko. C’è la firma del bosniaco, infatti, sotto all’1-0 interista su un Sassuolo rimaneggiato, privo pure di Berardi e Lauriente: una stoccata innescata da un pallone recuperato sulla trequarti da Bastoni, che, dopo aver puntato l’area avversaria, ha liberato l’attaccante davanti a Pegolo. Per la squadra nerazzurra è stata l’ultima gara del 2022 e anche l’ultima delle 5 amichevoli con cui ha “impegnato” la pausa Mondiale. E il bilancio, guardando semplicemente ai numeri, non può che essere positivo: 4 vittorie e un pareggio, in casa del Betis Siviglia, che è stata anche l’unica squadra a perforare la difesa di Inzaghi, a differenza di Gzira United, Saliburgo, Reggina e appunto Sassuolo.
PROVA GENERALE. E’ stato probabilmente il test più significativo, visto che in campo è andato l’undici che, per intero o quasi, affronterà il Napoli il 4 gennaio. Tutt’al più dovrebbe entrare Dumfries, al posto di Bellanova. L’olandese, infatti, è entrato solo nell’ultima parte della ripresa perché non ancora al meglio. Il vero dubbio, allora, è a centrocampo, con Brozovic, rimasto a Milano, che farà di tutto per conquistare una maglia. E, nel suo proposito, potrebbe essere agevolato dalle condizioni di Mkhitaryan, costretto ad uscire a inizio secondo tempo per una leggera lombalgia. Si è trattato più che altro di precauzione, ma l’armeno andrà verificato nei prossimi giorni.
CARBURAZIONE LENTA. Come, peraltro, continuerà ad essere monitorato pure Lukaku, l’elemento più atteso e pure quello che deve essere trattato con maggiore cura. Come a Reggio Calabria, è rimasto in campo fin quasi al fischio finale: altri 83’ che portano il totale a 170 in due gare. Dal punto di vista del fiato, della tenuta, ci siamo. Per la brillantezza, invece, manca ancora qualcosa. Anche se, come contro la Reggina, Big Rom ha carburato nella ripresa, trovando finalmente spazio per una delle sue fughe, conclusa però con un tiro rimpallato in angolo. Niente gol stavolta, ma ci è andato vicino anche in avvio, deviando a lato il cross basso di Skriniar, a conclusione di un’azione in cui l’Inter ha mostrato tutta la sua capacità di palleggio.
DZEKO E SPAZI. Ad ogni modo, contro il Sassuolo, Inzaghi non ha provato soltanto la formazione, ma pure l’atteggiamento che l’Inter avrà con il Napoli. Aspettare i neroverdi, infatti,
è stata una scelta precisa, studiata per aprirsi gli spazi in contropiede o in ripartenza. Come presumibilmente vorranno fare i nerazzurri contro gli uomini di Spalletti. Dzeko, accorciando, ha fatto il regista avanzato, smistando il gioco e lanciando i compagni in profondità. La sensazione è che il bosniaco abbia sfruttato al meglio la sosta e ora pare davvero in forma smagliante. Con Lukaku ancora non si può dire che ci sia una vera intesa. Nel senso che non si trovano e non si cercano come Big
Rom e Lautaro. Attraverso i movimenti, però, sempre diversi e sempre funzionali, l’uno
Fra le note liete l’atteggiamento della squadra sempre aggressivo