Corriere dello Sport

DYBALA SUBITO IN CAMPO L’argentino corre già a Trigoria

Il campione del mondo della Roma è sbarcato a Fiumicino e non ha perso tempo: senza neanche riposare si è messo a disposizio­ne di Mourinho che lo aspettava I compagni lo hanno accolto con tutti gli onori: Matic, che è suo amico, gli ha tributato anche un

- Di Roberto Maida ROMA

La medaglia d’oro sfoggiata e condivisa, la gioia negli occhi della Joya, l’entusiasmo dei compagni. Paulo Dybala è tornato della Roma da campione del mondo e non è passato inosservat­o nel primo giorno a Trigoria. Nemanja Matic, che è un giocatore sensibile al fascino delle vittorie, lo ha accolto con una storia su Instagram che ne immortala il sorriso nello spogliatoi­o. Un omaggio, con tanto di bandiera argentina, all’amico decorato in Qatar: i due si frequentan­o anche fuori dal campo, prima del Mondiale sono andati a cena insieme in un ristorante stellato con vista Colosseo.

INSIEME. Nella foto compaiono felici Zaniolo, Abraham, Wijnaldum e Ibañez, al quale si è aggiunto all’ultimo secondo Mancini. Dall’altra parte un altro buon amico di Dybala, Viña, a Matic preferisce il mate, l’immancabil­e tè dei sudamerica­ni. L’atmosfera insomma era decisament­e allegra, a una settimana dalla ripresa del campionato. Paolino, come lo chiama Mourinho, è andato a Trigoria di buon mattino, senza neppure concedersi un riposino a casa, dopo il lungo viaggio dall’Argentina: sbarcato a Fiumicino poco prima delle 6, in compagnia del nipote Lautaro, è stato applaudito da qualche dipendente aeroportua­le e dai pochi tifosi presenti per poi sfrecciare via a bordo di un’auto messa a disposizio­ne dalla Roma. Cappellino da baseball con la visiera all’indietro, maglietta bianca, si è limitato a una sola risposta rivolta ai cronisti presenti: «Ho già parlato con Mourinho». Come a dire, sappiamo entrambi cosa fare.

GESTIONE. I due si erano confrontat­i anche durante il Mondiale. Spesso: «Mi telefona tutti giorni per sapere come sto» ci raccontava Dybala a Doha, dopo le partite dell’Argentina di cui non era stato (ancora) protagonis­ta. La notizia migliore per Mourinho era proprio quella: dopo un mese e mezzo trascorso a curarsi dalla lesione muscolare, capitata nell’atto di calciare e segnare un rigore contro il Lecce, Dybala era guarito ed era pronto a rimettersi a disposizio­ne di un club che lo aveva aiutato a recuperare in tempo per partecipar­e alla festa mondiale. Il fatto che sia stato un altro rigore, nella ruota della fortuna della finale contro la Francia, a consegnarg­li un posto nel destino dei campeones dello stadio Lusail, è servito a chiudere il cerchio.

Da oggi, anzi da ieri, Dybala è pronto a trascinare la Roma verso gli obiettivi dichiarati: la rincorsa alla Champions League, intanto, ma senza trascurare l’Euroleague e la Coppa Italia, che sono diversivi molto stimolanti.

CENTRALITA’. E’ stata la riconoscen­za, oltre al desiderio di non perdere neppure un minuto di campionato, a spingerlo a rinunciare all’ultima fettina di vacanze che da contratto sarebbe stata legittima. Così come Messi, come gli argentini della Juventus, poteva restare a Laguna Larga, il villaggio che lo ha celebrato da eroe, fino a dopo Capodanno, per godersi il riposo e il brindisi in famiglia. Ma le esigenze della squadra e il rapporto con Mourinho sono state un richiamo troppo forte per essere ignorato. Dybala non gioca una partita vera dal 3 ottobre e ha bisogno di allenarsi per essere decisivo sin da subito. Dopo l’infortunio è rientrato per 21 minuti contro il Torino, ultima partita prima della pausa, e pur trotterell­ando ha condotto la Roma verso il pareggio, segnato guarda caso dall’amico Matic. In Qatar poi, anche allenandos­i con continuità, è stato relegato da Scaloni al ruolo di vice Messi e così ha potuto giocare solo 16 minuti nella semifinale stravinta con la Croazia e quei pochi secondi nella finale che sono serviti a fargli battere il rigore. E’ evidente che debba recuperare il ritmo e l’intensità di gioco, oltre all’abitudine

La Joya ha ridotto le vacanze perché vuole giocare con il Bologna

Il suo gesto è stato molto apprezzato: sarà gestito in vista del Milan

a sentirsi il leader tecnico della squadra.

DENTRO. Mourinho vuole utilizzarl­o già mercoledì contro il Bologna, nella cornice dell’Olimpico esaurito per la diciottesi­ma volta consecutiv­a. Dybala non giocherà tutta la partita, anche in previsione della trasferta di San Siro contro il Milan che cade solo quattro giorni dopo, ma potrà garantire un contributo di qualità offensiva di cui la Roma ha assoluto bisogno: nonostante lo stop forzato di un mese e mezzo, è stato il capocannon­iere della squadra della prima tranche di stagione (5 gol in campionato, 2 in Europa League) e ha prodotto due assist e mezzo. L’ultimo, appunto, è stato quel tiro sulla traversa che è diventato un passaggio vincente per Matic. Provate voi a non dipendere da uno così.

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Joya Roma Paulo Dybala, 29 anni, all’arrivo ieri mattina a Fiumicino in compagnia del nipote Lautaro Il campione del mondo vuole essere a disposizio­ne già mercoledì con il Bologna
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 ?? ?? nemaniamat­ic Matic ha festeggiat­o il ritorno di Dybala
nemaniamat­ic Matic ha festeggiat­o il ritorno di Dybala
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paulodybal­a Dybala celebra il ritorno a Roma
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