MILANO INCUBO DELLA LUBE
Gli umbri dicono 24, mentre l’Allianz nega nuovamente la Final Four a Civitanova Ishikawa show Civitanova fallisce l’esame De Cecco: «Gioventù? Niente alibi la stagione è iniziata da un pezzo»
(25-18, 21-25, 18-25, 21-25)
LUBE CIVITANOVA: Bottolo 11, Anzani 2, Chinenyeze 10, Nikolov 14, Zaytsev 14, Yant 3, Diamantini, Garcia Fernandez, Sottile, De Cecco, D’Amico, Balaso (L). Ne: Gottardo, Ambrose. All. Blengini
ALLIANZ MILANO: Mergarejo 18, Vitelli 1, Loser 3, Patry 15, Piano 9, Ishikawa 21, Porro 3, Ebadipour 2, Lawrence 1, Bonacchi, Pesaresi (L), Colombo (L). Ne: Fusaro. All. Piazza ARBITRI: Zanussi e Cerra
Durata set: 23’, 26’, 24’, 27’ tot. 1h40’ Spettatori 2612.
Esattamente come ad inizio 2022, Milano compie l’impresa al Forum nei quarti di finale di Coppa Italia. Stesso risultato di gennaio, stesso epilogo, che obbliga la Lube a saltare la seconda Final Four di fila. Conclusione che va contro i pronostici della vigilia, schierati in favore dei biancorossi reduci da un filotto di otto vittorie consecutive tra campionato e Champions: previsioni confermate da un primo set praticamente a senso unico, con Nikolov mattatore nella file marchigiane (7 punti col 67% in attacco) e l’Allianz a sbagliare troppo (10 i punti regalati).
Gli ospiti rialzano la testa nel secondo, con Piano in campo - determinante a muro - al posto di Vitelli ma soprattutto cominciando a carburare in cambio palla con la crescita di un Ishikawa incontenibile, oltre a un Mergarejo costante spina nel fianco dei padroni di casa. Preso il comando delle operazioni da metà del secondo set, Milano riesce a condurre in porto il match, dando una convincente risposta alle perplessità emerse dopo la netta sconfitta nel derby contro Monza e alle relative fibrillazioni.
«Al di là del risultato - dice il tecnico dell’Allianz, Roberto Piazza - la squadra mi ha finalmente regalato le emozioni che amo: ha lottato su ogni palla, ci ha messo caparbietà ed è risalita dopo il primo set. Era un banco di prova diverso da quello del campionato, ma è comunque un’affermazione che vale tantissimo». «La sconfitta fa parte del gioco - dice il regista della Lube, Luciano De Cecgioca co - ma è chiaro che, al di là dei meriti di Milano, dobbiamo fare autocritica, visto che avremmo dovuto esprimere una pallavolo di livello diverso per qualificarci. E il fatto che il gruppo sia giovane e debba crescere vale fino a un certo punto: la stagione è iniziata da un pezzo, le partite importanti come questa stanno arrivando, e trovare alibi non ci aiuta».