Bennacer «Lo scudetto non è andato»
Tra i pochi a salvarsi, manda un segnale «Il Milan ci crede sempre, anche questa volta potevamo vincere Dobbiamo lavorare di più»
Il Milan sta affrontando il primo vero grande periodo di difficoltà da quando si è laureato campione d’Italia a maggio scorso. E Stefano Pioli dovrà intervenire prima che sia troppo tardi anche perché i rossoneri sono già fuori dalla Coppa Italia, il campionato è compromesso con nove punti di distacco dal Napoli e mercoledì arriva la finale contro l’Inter in Supercoppa. È un trofeo che il Milan ha bisogno di sollevare per rialzare il morale dopo un periodo davvero complicato. I rossoneri sono reduci dal pareggio contro la Roma, dal ko contro il Torino in Coppa Italia e dal 2-2 a Lecce, in una settimana sono emerse preoccupazioni e difficoltà che in precedenza non si erano mai viste.
REGIA SAPIENTE.
Uno dei pochi che ci ha creduto fino alla fine sul campo dei pugliesi è Ismaël Bennacer, reduce dalla firma sul rinnovo fino al 2027 e sicuramente uno dei giocatori più importanti della rosa. Dopo un primo tempo in affanno, nella ripresa l’algerino ha preso in mano la mediana e ha cominciato a distribuire palloni deliziosi per i compagni, dando via alla rimonta rossonera. A fine partita Bennacer però si è detto estremamente rammaricato per aver perso altri due punti nella corsa al titolo: «Volevamo i tre punti, ma non abbiamo cominciato bene e abbiamo preso due gol. Poi siamo tornati nella partita. Potevamo anche fare il terzo gol. Dobbiamo tornare a vincere», ha spiegato il centrocampista ex Empoli, che riconosce di dover alzare il livello d’attenzione per riuscire a imporsi in alcune partite: «Siamo tutti uniti, ma dobbiamo lavorare di più».
ANCORA IN CORSA? Con nove punti di distacco dal Napoli, i rossoneri stanno dando la sensazione di credere meno al titolo. Bennacer però nelle sue dichiarazioni ha voluto lanciare un segnale alla tifoseria (delusa) e a qualche compagno di squadra: mai mollare. «Ci crediamo ancora e lo faremo fino alla fine. Dobbiamo analizzare cosa non è andato bene contro il Lecce e migliorare». Poi uno sguardo anche alla Supercoppa contro l’Inter: «Siamo una grande squadra, anche nei momenti difficoltà. Mercoledì è una finale e una finale si vince». Guanto di sfida gettato, ora sta a Inzaghi raccoglierlo.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Bennacer c’è anche l’americano Sergino Dest, entrato nella ripresa al posto di un Theo Hernandez in serata negativa, e non solo per l’autogol. Il giocatore in prestito dal Barcellona ha avuto il merito di supportare Leao nelle giocate e di alzare il baricentro, in modo che il Milan tentasse qualche giocata più pericolosa.
Anche Dest a fine gara ha espresso tutto il rammarico per il 2-2 in casa del Lecce: «Volevamo i tre punti. Loro sono partiti meglio di noi, con più fame, però nel secondo tempo siamo riusciti a trovare il pareggio». Dest può essere utilizzato sia a sinistra che sulla corsia opposta: «Gioco dove mi chiede il mister. Destra o sinistra non mi fa differenza. Cerco sempre di dare il meglio per la squadra». Ma per i rossoneri è tempo di scacciare i fantasmi di questi giorni e buttarsi a capofitto nella sfida contro l’Inter, una grande occasione per incassare un trofeo in una stagione che potrebbe essere più complicata di quella passata: «È una gara che possiamo vincere - ha detto Dest dopo il pari di Lecce L’Inter è un avversario complicato, vogliono farcela tanto quanto noi, ma noi dobbiamo partire subito concentrati. Solo così possiamo batterli».
TESTA ALLA SUPERCOPPA.
Dest si concentra sulla Supercoppa «Periodo difficile ma siamo grandi»