Corriere dello Sport

Bennacer «Lo scudetto non è andato»

Tra i pochi a salvarsi, manda un segnale «Il Milan ci crede sempre, anche questa volta potevamo vincere Dobbiamo lavorare di più»

- Di Antonio Vitiello

Il Milan sta affrontand­o il primo vero grande periodo di difficoltà da quando si è laureato campione d’Italia a maggio scorso. E Stefano Pioli dovrà intervenir­e prima che sia troppo tardi anche perché i rossoneri sono già fuori dalla Coppa Italia, il campionato è compromess­o con nove punti di distacco dal Napoli e mercoledì arriva la finale contro l’Inter in Supercoppa. È un trofeo che il Milan ha bisogno di sollevare per rialzare il morale dopo un periodo davvero complicato. I rossoneri sono reduci dal pareggio contro la Roma, dal ko contro il Torino in Coppa Italia e dal 2-2 a Lecce, in una settimana sono emerse preoccupaz­ioni e difficoltà che in precedenza non si erano mai viste.

REGIA SAPIENTE.

Uno dei pochi che ci ha creduto fino alla fine sul campo dei pugliesi è Ismaël Bennacer, reduce dalla firma sul rinnovo fino al 2027 e sicurament­e uno dei giocatori più importanti della rosa. Dopo un primo tempo in affanno, nella ripresa l’algerino ha preso in mano la mediana e ha cominciato a distribuir­e palloni deliziosi per i compagni, dando via alla rimonta rossonera. A fine partita Bennacer però si è detto estremamen­te rammaricat­o per aver perso altri due punti nella corsa al titolo: «Volevamo i tre punti, ma non abbiamo cominciato bene e abbiamo preso due gol. Poi siamo tornati nella partita. Potevamo anche fare il terzo gol. Dobbiamo tornare a vincere», ha spiegato il centrocamp­ista ex Empoli, che riconosce di dover alzare il livello d’attenzione per riuscire a imporsi in alcune partite: «Siamo tutti uniti, ma dobbiamo lavorare di più».

ANCORA IN CORSA? Con nove punti di distacco dal Napoli, i rossoneri stanno dando la sensazione di credere meno al titolo. Bennacer però nelle sue dichiarazi­oni ha voluto lanciare un segnale alla tifoseria (delusa) e a qualche compagno di squadra: mai mollare. «Ci crediamo ancora e lo faremo fino alla fine. Dobbiamo analizzare cosa non è andato bene contro il Lecce e migliorare». Poi uno sguardo anche alla Supercoppa contro l’Inter: «Siamo una grande squadra, anche nei momenti difficoltà. Mercoledì è una finale e una finale si vince». Guanto di sfida gettato, ora sta a Inzaghi raccoglier­lo.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Bennacer c’è anche l’americano Sergino Dest, entrato nella ripresa al posto di un Theo Hernandez in serata negativa, e non solo per l’autogol. Il giocatore in prestito dal Barcellona ha avuto il merito di supportare Leao nelle giocate e di alzare il baricentro, in modo che il Milan tentasse qualche giocata più pericolosa.

Anche Dest a fine gara ha espresso tutto il rammarico per il 2-2 in casa del Lecce: «Volevamo i tre punti. Loro sono partiti meglio di noi, con più fame, però nel secondo tempo siamo riusciti a trovare il pareggio». Dest può essere utilizzato sia a sinistra che sulla corsia opposta: «Gioco dove mi chiede il mister. Destra o sinistra non mi fa differenza. Cerco sempre di dare il meglio per la squadra». Ma per i rossoneri è tempo di scacciare i fantasmi di questi giorni e buttarsi a capofitto nella sfida contro l’Inter, una grande occasione per incassare un trofeo in una stagione che potrebbe essere più complicata di quella passata: «È una gara che possiamo vincere - ha detto Dest dopo il pari di Lecce L’Inter è un avversario complicato, vogliono farcela tanto quanto noi, ma noi dobbiamo partire subito concentrat­i. Solo così possiamo batterli».

TESTA ALLA SUPERCOPPA.

Dest si concentra sulla Supercoppa «Periodo difficile ma siamo grandi»

 ?? ??
 ?? ??
 ?? GETTY IMAGES, LAPRESSE ?? Duello tra Brahim Diaz e Samuel Umtiti. A sinistra Wladimiro Falcone esce su Olivier Giroud
GETTY IMAGES, LAPRESSE Duello tra Brahim Diaz e Samuel Umtiti. A sinistra Wladimiro Falcone esce su Olivier Giroud
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy