Baroni: Bravi Il mio Lecce è anche idee
«Visto? Non siamo solo corsa Questa squadra è viva, cresce e crede nel suo obiettivo»
La grande speranza è durata 47’: tanti ne sono passati dal gol di Baschirotto a quello del pareggio di Calabria. I 26 mila del “via del mare” hanno sperato di ripetere l’impresa di 23 anni fa (1 aprile 2006) quando si giocò pure di sabato e alle 18 ed i giallorossi vinsero 1-0. Ci ha sperato sino alla fine anche Marco Baroni, che alla vigilia aveva raccomandato ai suoi di uscire «sfiniti dal campo» e la consegna è stata rispettata. Il tecnico di Firenze accetta il risultato complimentandosi con i suoi: «Siamo stati aggressivi, come avevo chiesto ed abbiamo tirato in porta più del Milan. Avevamo di fronte la squadra campione d’Italia, che sviluppa un bel calcio e se non la attacchi cercando di confonderle le idee finisci col soffrire assai». Certo, le occasioni mancate nel primo tempo creano rimpianti anche perché fatalmente, nella ripresa il Lecce non è stato pimpante come nel primo tempo pur senza rinunciare sino alla fine a tentare il colpaccio: «Sì - ammette Baroni - nel secondo tempo abbiamo avuto un leggero calo specie sulle palle alte. Non dobbiamo farlo, bisognava aggredire alto perché se a certi campioni si lasciano gli spazi, non c’è partita. Il Lecce peraltro sta bene, avete visto con quanta veemenza ogni giocatore contrastava su ogni palla. Vincere contro certe formazioni è complicato ma ci siamo andati vicini».
Il tecnico orgoglioso della sua squadra: «Abbiamo tirato in porta più del MIlan»
ORGOGLIOSO. Soddisfatto al massimo quindi Baroni, evita, come sempre citazioni ma elogia Colombo («era una partita pesante per lui ed ha svolto la sua parte») e Gonzalez («non aveva mai giocato tra i prof, viene dalla primavera, sta crescendo». Quanto a Baschirotto: «Mancini sa bene cosa fare. Lui deve lavorare a testa bassa, ha centrato un ruolo, deve migliorare ancora tanto». Nonostante la delusione per il successo mancato però Baroni è orgoglioso del suo Lecce: «Abbiamo dimostrato che non esprimiamo solo corsa ma, sviluppiamo anche idee interessanti. Questa è squadra viva, cresce e crede nel suo obiettivo. Contro il Milan peraltro, anche i cambi hanno confermato che tutti, a cominciare dai panchinari, sono importanti e che tutti ci possono dare un grande contributo. Dobbiamo continuare a lavorare con grande entusiasmo, quello che ci trasmette il pubblico il quale ha potuto sostenere una squadra che lotta sino alla fine». Però chiosa finale - «Vietato volare alto, solo attraverso il lavoro costante possiamo migliorare». Intanto, il mister incassa il sesto risultato utile consecutivo ed una posizione di classifica tranquilla.