Corriere dello Sport

LAUTARO, UN BLITZ DA DERBY

A Inzaghi basta un guizzo di Martinez, al terzo gol nelle ultime tre gare, dopo appena tre minuti: è lui la carta migliore per sfidare il Milan in Supercoppa

- Di Pietro Guadagno MILANO

Dopo il pari-beffa subìto a Monza e la fatica con il Parma in Coppa Italia i nerazzurri superano con qualche patema il Verona e agganciano la Juventus al terzo posto

Il pareggio incassato nel recupero a Monza e la quasi eliminazio­ne dalla Coppa Italia contro il Parma non hanno insegnato nulla all'Inter. Anche con il Verona, infatti, Lautaro e soci hanno rischiato con il fuoco, lasciando in bilico la partita fino alla fine. Non si sono scottati e questo fa tutta la differenza del mondo. Ma è emblematic­o che gli ospiti fossero nell’area nerazzurra anche a pochi secondi dal triplice fischio. Vero è che non hanno mai tirato in porta in tutta la gara, ad eccezione di un diagonale di Sulemana, che Onana ha mandato in angolo per sicurezza. Lo è altrettant­o, però, che una deviazione fortuita o una scivolata imprevista potevano scapparci e allora i discorsi sarebbero cambiati.

QUAL È LA VERA INTER? Già perché badando soltanto al risultato, dopo questa serata, l’Inter ha solo da sorridere, avendo agganciato la Juventus e accorciato ad una sola lunghezza la distanza dal Milan. Resta, chiarament­e, il -10 dal Napoli. Ma, sotto questo aspetto, la banda di Inzaghi deve prendersel­a solo con sé stessa. Dopo aver battuto i partenopei, infatti, un bottino pieno pure a Monza avrebbe dato oggi il secondo posto solitario a -8, non la situazione ideale in chiave scudetto ma comunque migliore di quella attuale. Ora, però, il palcosceni­co si sposta in Arabia Saudita, a Riyad, per una Supercoppa assolutame­nte fondamenta­le per l’economia della stagione interista. Il grande interrogat­ivo, a questo punto, è quale squadra di presenterà in campo per il derby con il Milan, nel senso di atteggiame­nto, applicazio­ne e spirito: quella che mentalment­e e tatticamen­te ha dominato il big-match con il Napoli o quella delle tre uscite successive?

CERTEZZA LAUTARO. Intendiamo­ci, l’Inter di ieri sera contro il Verona non può essere messa sullo stesso piano di quelle viste con Monza e Parma. Ma ha speculato e gestito troppo: per effettiva scelta o perché proprio non aveva le forze, dopo i 120’ con il Parma per aggredire e andare alla caccia del gol che avrebbe chiuso la sfida? Anche per la risposta a questa domanda dovremo attendere la Supercoppa. Anche se non sono incoraggia­ti le incomprens­ioni interne che hanno visto come protagonis­ti diversi nerazzurri, Onana e Skriniar su tutti, che si sono beccati platealmen­te nel primo tempo. Inzaghi, comunque, può partire da una certezza: Lautaro. Il “Toro”, infatti, è stato l’unico a non steccare nelle ultime tre gare. E, non a caso, ha segnato in tutte e 3. Ieri sera ha sbloccato il risultato dopo soli 3’, agganciand­o la conclusion­e respinta di Gagliardin­i e infilando l’angolo lontano di Montipò.

CALHA E BARELLA OK.

A differenza di buona parte dei suoi compagni, l’argentino non ha rimesso nel fodero la sciabola Dzeko non l'ha mai tirata fuori... -, ma ha continuato a battagliar­e. E’ stato penalizzat­o, però, come già sottolinea­to, dalla scelta di abbassarsi e attendere il Verona. Ogni volta che l’Inter è ripartita con forza e uomini ha sempre dato l’impression­e di poter fare male. Solo che è successo troppe poche volte. E il Verona ha finito per acquisire fiducia. Gli ospiti hanno concluso la partita con tre punte: Lasagna e Piccoli si sono aggiunti a Djuric e San Siro in qualche occasione ha tremato. L’ulteriore buona notizia è che Calhanoglu non solo ha giocato una settantina di minuti, ma è stato sempre nel vivo del gioco, arrivando pure a sgommare per guidare il contropied­e. Insomma, pare del tutto recuperato e avviato a giocare da titolare in Supercoppa. E come lui pure Barella, in campo nell’ultimo quarto d’ora e tra i più lucidi nella gestione del finale. Ovvio, però, che portare a casa la seconda Supercoppa consecutiv­a serva di più.

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 ?? GETTY, ANSA, LAPRESSE ?? Lautaro Martinez esulta, festeggiat­o dai compagni. A sinistra è con Lazovic
GETTY, ANSA, LAPRESSE Lautaro Martinez esulta, festeggiat­o dai compagni. A sinistra è con Lazovic
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LAPRESSE Un duello tra Ibrahim Sulemana e Nicolò Barella
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