Corriere dello Sport

Inzaghi «Dobbiamo continuare a pedalare»

«Il Napoli ha preso un vantaggio importante, inutile fare tabelle: bisogna solo vincere. Nelle ultime 10 giornate siamo stati continui»

- Di Giorgio Coluccia e Pietro Guadagno

Massimo risultato con il minimo sforzo. All’Inter, infatti, basta un gol per superare il Verona e issarsi al terzo posto in classifica, agganciand­o la Juventus. Ce n’è abbastanza per sorridere, anche se resta il rammarico per quel 2-2 incassato nel recupero a Monza. «I giudizi vengono dati per il cammino che ha fatto il Napoli finora - ricorda Inzaghi - Nelle ultime dieci giornate, abbiamo raccolto otto vittorie e un pareggio. Significa che la squadra ha avuto continuità. E’ vero che i partenopei sono distanti, ma il discorso vale anche per gli altri. Siamo in tanti ad essere dietro. A questo punto, si tratta di pensare partita dopo partita sperando di avere tutti i giocatori a disposizio­ne per le rotazioni. Dobbiamo continuare a pedalare senza fare tabelle, cercando di vincere il più possibile. Il pari a Monza ci ha rallentato, ecco perché contro il Verona era fondamenta­le vincere».

CENTROCAMP­O CORTO.

Insomma, se i nerazzurri non sono messi bene, stanno decisament­e peggio altri, come la Juventus e il Milan. Del resto, il risultato, pur sofferto, fa tutta la differenza del mondo. «Venivamo dai centoventi minuti in Coppa Italia, eravamo stanchi, ma la squadra è rimasta lucida e compatta anche nel finale. C’è stato un pizzico di nermo. vosismo, perché non avevamo segnato il secondo gol».

Le buone notizie sono arrivate da Calhanoglu e Barella. «Ero preoccupat­o in generale per le tre gare ravvicinat­e. Calhanoglu e Barella hanno dato una grande disponibil­ità. Erano in dubbio fino all’ultimo. Per fortuna che in mezzo al campo ho avuto un grande aiuto da Mikhitarya­n, Gagliardin­i e Asllani che hanno fatto una grandissim­a prestazion­e. Il turco sarà titolare anche mercoledì, per Barella vedreNel caso ci sarà Asllani». L’incognita, evidenteme­nte, è Lukaku: «Valutiamo giorno per giorno come risponderà sul campo, ha questa infiammazi­one che purtroppo lo limita». Attorno a Brozovic e Handanovic c’è ancora più pessimismo: «Non penso che recuperera­nno», ha concluso Inzaghi.

TORO NELL’ARENA. Ad ogni modo, in vista della Supercoppa, la miglior notizia per l’Inter è la vena realizzati­va di Lautaro, sempre a segno nelle ultime tre uscite. «L'importante era vincere, il Verona ci ha dato filo da torcere a tutto campo - sottolinea il campione del mondo di Bahia Blanca - Il Napoli in classifica è lontano, questo significa che non possiamo più sbagliare anche se il campionato è ancora lungo. A livello personale sto bene, il Mondiale in Qatar mi ha dato una marcia in più e il mio obiettivo rimane quello di dare allegria ai tifosi».

Il bomber classe 1997 aveva già segnato un gol fulmineo durante la sua esperienza in Italia. Ieri sera ci ha messo meno di tre minuti, ma contro il Sassuolo nell’ottobre 2019 gli erano bastati 64”. Adesso c’è il derby in Arabia Saudita. In palio c’è un trofeo che Lautaro ha già vinto un anno fa contro la Juve, anche se l’obiettivo non cambia: «Proveremo a portare la coppa a Milano per tutta la gente dell'Inter, vogliamo un altro titolo in bacheca. C’è poco tempo, ma dobbiamo riposare e scendere in campo contro il Milan nelle migliori condizioni possibili».

Lautaro: «Ora vogliamo regalare la Supercoppa ai nostri tifosi»

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GETTY IMAGES Un duello fra Edin Dzeko e Pawel Dawidowicz

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