Corriere dello Sport

Pellegrini ha recuperato, Mou riflette su Zaniolo

- Di Roberto Maida ROMA

Pellegrini è pronto, Zaniolo pure. Mourinho deve solo scegliere se farli giocare insieme a Dybala e Abraham, come domenica scorsa contro il Milan, o se utilizzare un centrocamp­ista in più per conservare l’equilibrio. E’ un dubbio che l’ultimo allenament­o, alla vigilia della Fiorentina, non ha sciolto. Come altre volte era capitato quando la Roma gioca durante la settimana, le squadre provate nella partitella erano miste. Non titolari contro riserve, dunque.

ALTERNATIV­E.

Il recupero del capitano, che è stato gestito con cura in Coppa Italia dopo il protolare blema a una coscia, garantisce dunque diverse opzioni tattiche. Con tante possibilit­à da sfruttare anche a partita in corso. Difficile però che Mourinho rinunci a Pellegrini. Semmai potrebbe riposare Zaniolo, che non sta vivendo un grande periodo e giovedì ha ascoltato i primi fischi dell’Olimpico dopo la sostituzio­ne. Nicolò è agitato perché non riesce a rendere al massimo. Avendo un carattere sanguigno, il suo nervosismo traspare. Tra l’altro Zaniolo è diffidato e in caso di ammonizion­e salterebbe una partita a cui tiene molto, nella sua La Spezia. Ma Mourinho comunicher­à la formazione ai giocatori soltanto stamattina, quando la squadra si ritroverà a Trigoria

LE MOSSE. Di sicuro, rispetto al

Genoa, tornerà al centro della difesa Smalling, che sta discutendo attraverso il manager il possibile rinnovo del contratto in scadenza. Atteso anche il rientro di Celik come esterno destro e quello di Cristante nel mezzo: per Bryan sarà la partita numero 200 con la maglia della Roma. Se al suo fianco non dovesse esserci Pellegrini, potrebbe sperare nella conferma Edoardo Bove che giovedì in Coppa ha giocato bene la sua prima partita da tiin stagione. Con la squalifica di Ibañez infine il ballottagg­io è tra Kumbulla, titolare contro il Genoa, e Viña, che era stato utilizzato sul centrosini­stra della difesa in altre circostanz­e analoghe: ad esempio nella sfida decisiva per il passaggio del turno contro il Ludogorets, quando lo squalifica­to di turno era Mancini.

DENTRO E FUORI.

Intanto Rick Karsdorp vivrà un’altra domenica da epurato. Non è mai più stato convocato dopo il caso esploso a Reggio Emilia, in cui Mourinho lo accusò di alto tradimento, e sta aspettando un’offerta per poter lasciare la Roma. La società con lui è stata chiara: la cessione a gennaio sarà possibile solo se un club sarà disposto a investire sul suo futuro. La soluzione in extremis può essere un trasferime­nto in prestito con diritto di riscatto vincolato a condizioni “facili”. Non dovrebbero invece essere accettate destinazio­ni in prestito secco. Per il momento lo stesso principio è stato applicato per la posizione di Eldor Shomurodov, che proprio contro il Sassuolo ha giocato i suoi ultimi minuti nella Roma partendo addirittur­a titolare. Il Torino lo vuole ma non intende impegnarsi sull’obbligo di acquisto a fine stagione. Se la trattativa non si sviluppa in quel senso, Shomurodov rischia di rimanere fuori dalla lista Uefa nella quale Mourinho inserirà Wijnaldum, che ieri ha lavorato parzialmen­te in gruppo, e l’ultimo arrivato Solbakken.

Nicolò è agitato e rischia il posto Torna Smalling Cristante fa 200

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BARTOLETTI Lorenzo Pellegrini
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