Italiano, esorcista viola contro il tabù delle grandi
La sfida con Mourinho dirà se la Fiorentina potrà superare le tante tensioni (Amrabat e Gonzalez) e reggere l’urto di un gennaio terribile
Mai battuta una big in questa stagione: Roma a più 11 se Milenkovic e compagni perdessero all’Olimpico Partirebbe male il ciclo di 7 gare da affrontare in 32 giorni
Non avrà la pelle d’oca come nell’agosto 2021, quando in quello stadio fece l’esordio da tecnico della Fiorentina in campionato, eppure c’è da scommettere che per Vincenzo Italiano quella di stasera all’Olimpico con la Roma sarà una partita vissuta ugualmente sotto pressione. In ballo non ci sono solo tre punti contro un’avversaria diretta nella corsa verso le zone alte della classifica (in caso di vittoria la squadra di Mourinho scapperebbe a +11) ma anche l’inizio di un percorso che da oggi vedrà i viola scendere in campo sette volte nei prossimi 32 giorni. Un tour de force che da un lato può dare a Biraghi e compagni l’opportunità di dare nel breve una svolta al proprio campionato nel confronto con tre squadre che sono davanti o a pari merito in classifica con la Fiorentina (Roma, appunto, poi Torino e Lazio solo a gennaio) mentre dall’altro, nelle Coppe (con i quarti sempre contro i granata a Firenze e il doppio incrocio con lo Sporting Braga in Conference), ci sarà la ghiotta occasione di accorciare la strada per la riconferma in Europa.
MALE CON LE BIG. La scalata alla vetta (tra tante assenze) partirà questa sera dalla Capitale, dove i viola vanno a caccia del loro primo successo stagionale su una big, forti di una striscia che nelle ultime dieci partite ufficiali ha visto la Fiorentina vincere sette volte: se infatti nella scorsa annata, di questi tempi, la squadra di Italiano aveva già battuto corazzate come Atalanta, Milan e Napoli (in Coppa Italia), quest’anno gli unici sei successi di A mandati in archivio sono tutti arrivati contro le ultime formazioni della classifica. Solo un caso forse, che tuttavia viene avvalorato dagli appena due punti racimolati al cospetto delle prime sette della classe (Roma esclusa): dopo tante prove brillanti ma sfortunate che si sono concluse con un pugno di mosche in mano o quasi, è arrivato il momento di badare al sodo.
FORZE ESTERNE. Non sarà facile però, visto che a complicare le cose all’interno di un gennaio sempre più simile a quello del 2022 ci si è messo di mezzo anche il calciomercato. Allora la finestra invernale si concluse con la cessione alla Juventus di Vlahovic, mentre oggi il protagonista con le valigie in mano sembra essere Gonzalez: l’impatto nel 2023 dell’argentino è stato di rilievo, con 37’ giocati che hanno portato in dote un gol e propiziato un’espulsione, ma non per questo le voci sul conto dell’ex Stoccarda sembrano destinate a scemare. Stesso discorso per Amrabat, che tuttavia sembra molto più saldo a Firenze rispetto al numero 22.
TUTTI PER LUKA. La gara di Roma infine sarà importante anche per Luka Jovic, destinato a giocare la seconda gara da titolare di un lungo periodo in cui non avrà la concorrenza di Cabral: dopo lo stop con il Sassuolo per una botta in allenamento e l’errore davanti alla porta in Coppa contro la Samp, per il serbo è arrivato il momento di togliersi l’etichetta di incompiuto e di guadagnarsi una notte da re di Roma.