Ciro da countdown pronti altri record
È a 189 gol in A, punta Hamrin. Al Sassuolo ha segnato otto volte, prenota nuovi colpi
Inumeri nel calcio sono anche l’eternità. Il tuo nome che diventa leggenda, che resta scritto per sempre negli almanacchi. Praticamente a vita. E pure dopo. Vedi Silvio Piola, 290 gol in Serie A, di cui la maggior parte con la maglia della Lazio: una montagna impossibile da scalare. L’immortalità, passo dopo passo, se la sta conquistando anche Ciro Immobile, 189 gol nel massimo campionato e la voglia di non fermarsi adesso che ha messo nel mirino la cifra tonda. Buttare la palla in fondo alla rete è il suo mestiere. Lo fa in qualsiasi modo immaginabile. E a volte inimmaginabile. In contropiede, di destro, di sinistro, a giro, di testa. Tirando sul primo palo o sul secondo in maniera imprevedibile. Di potenza o di fino. In rovesciata o di rapina. Dentro l’area è l’uomo più pericoloso, fuori dal suo habitat naturale è meglio non lasciargli troppo spazio perché sa come fare male da lontano.
NONO POSTO. Immobile è nono nella classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi del nostro campionato. Ci ha impiegato meno di dieci anni a raggiungere questo traguardo considerando le stagioni passate all’estero, tra Dortmund e Siviglia. Ha iniziato a usare il pallottoliere ai tempi del Genoa, poi ha alzato i giri nella doppia esperienza a Torino, ma alla Lazio ha dato il meglio di se stesso. Con il sigillo contro il Lecce ha agganciato Amadei a 189 gol e si è lasciato alle spalle nomi altisonanti, in primis Del Piero, Gilardino e Signori, trio cristallizzato a quota 188 centri. Aveva già superato gente come Batistuta, Boniperti e Boninsegna. Nota non di poco conto: Ciro è l’unico bomber in attività nella top 10. In altre parole può solamente salire.
HAMRIN E BAGGIO. Un’altra esultanza. Solamente una. E’ la distanza tra Immobile e l’ottavo posto che occupa al momento
Hamrin, svedese che ha segnato in Italia con le maglie di Juventus, Padova, Napoli, Fiorentina (soprattutto) e Milan in epoca lontana. Il Sassuolo, quindi, può diventare il tappeto rosso verso una zona ancora più alta. Immobile ha già segnato 8 volte al Sassuolo in campionato, ma non ha mai realizzato doppiette e triplette né all’Olimpico né a Reggio Emilia. E’ più distante Baggio, settimo in assoluto, lassù a quota 205 gol. Un bottino che comunque Ciro ha nel suo raggio di azione da qui a fine stagione (o comunque all’inizio della prossima).
IN TRASFERTA. Immobile non ha rivali lì davanti, è complesso fare a meno di lui. Soprattutto quando si lascia Roma, al di là del fatto che si rischia di diventare troppo leggeri in fase offensiva. Il numero 17 va a segno da 4 trasferte consecutive della Lazio: Lecce, Fiorentina, Cremonese (doppietta) e Sampdoria. Nelle uscite contro Juventus e Atalanta era infortunato. Insomma, ha sfiorato l’en plein lontano dall’Olimpico. E’ rimasto a secco solamente contro il Torino, andando comunque a un passo dal gol vittoria un paio di volte. Adesso c’è il Sassuolo: un altro pezzettino di eternità da mettere via.©RIPRODUZIONE
In trasferta non ha dato scampo a Samp, Cremonese Fiorentina e Lecce