Corriere dello Sport

ORSOLINI VUOLE TOGLIERE IL FRENO

Il Bologna non supera l’Udinese da ben otto partite, l’attaccante segnò ai bianconeri il suo primo gol: è deciso a ripetersi, lo attende il contratto

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

La rete all’Atalanta lo ha galvanizza­to L’abbraccio a Motta dopo quel gesto è stato pieno di significat­i, ora è pronto a caricarsi sulle spalle la squadra, orfana di Arnautovic Dopo due ko consecutiv­i servono una bella prova e il risultato

Ci sono gesti che dicono tutto. Come l’abbraccio di Riccardo Orsolini, corso a stringere Thiago Motta dopo il gol all’Atalanta. Quello era un omaggio doppio: per l’allenatore che lo sta valorizzan­do e per l'altro, Sinisa Mihajlovic, che lo aveva fatto nelle stagioni passate. È da quel gesto che riparte Orso, tornato a nuova energia dopo lunghi mesi di buio. Oggi contro l’Udinese sarà ancora una volta lui l’uomo sui cui il Bologna dovrà fare affidament­o. Barrow è tornato, ma partirà dalla panchina. Sansone è ancora l'unico in grado di fare il (falso) centravant­i, e infatti giocherà da prima punta. Ma resta sempre Orsolini il giocatore che ha più feeling con il gol e da lui Motta si aspetta nuove conferme. Dopo la rete alla formazione bergamasca, Orso è diventato l’unico calciatore italiano nato dopo il 1997 (insieme a Chiesa e

Nicolò

Barella) ad aver raggiunto quota 50 tra gol e assist in A.

Un traguardo bello, prezioso, e che la dice lunga sulle qualità del ragazzo, da troppi anni ormai a caccia di un sogno azzurro come quando era giovanissi­mo e trascinava i compagni delle nazionali under ai successi e alle imprese internazio­nali.

CONTRATTO. Orsolini, dunque. In un sfida all’Udinese che è anche una partita stregata. I friuliani frenano il Bologna da otto turni consecutiv­i (5 pareggi di fila e 3 sconfitte), tant’è che i rossoblù non battono i bianconeri dalla stagione ‘18-’19. Quella volta era finita 2-1 al Dall’Ara. E chi fece gol? Proprio lui, Orsolini. Al vantaggio dell’Udinese aveva risposto Santander; a 8’ dalla fine era stato proprio Riccardo a insaccare la rete del successo. «Entrare e segnare il primo gol in A è un sogno», disse. Altro gol importante contro l’Udinese pure quello della stagione ‘20-’21, che aveva permesso al Bologna di strappare un punto in trasferta. Insomma, quando vede l’Udinese Orsolini si accende. Nel computo vanno messi anche i 3 assist in 3 partite diverse (l’ultimo l’anno scorso) e se nel calcio credere negli astri aiuta, allora Orsolini può essere davvero l’uomo della provvidenz­a in questa occasione. A maggior ragione considerat­e le assenze di Arnautovic e Zirkzee in attacco (senza dimenticar­e quelle di Dominguez e Medel a centrocamp­o, squalifica­ti). Motta crede nelle potenziali­tà di Orsolini e, come ha detto il tecnico italo-brasiliano più di una volta negli ultimi tempi, oltre al sorriso adesso Riccardo fa anche le cose giuste in campo.

BANDIERA. Le vecchie voci di una cessione da parte del Bologna sono ormai un lontano ricordo: Orsolini è tornato al centro del progetto del Bologna e nessuno vuole lasciarlo andare. Ma certo la questione del contratto non è facile da risolvere, è delicatiss­ima, e oltre agli elogi del giocatore fa paura l'idea che

Orso possa andare via a zero. Il caso Svanberg ha insegnato tanto. L’ascolano ha un contratto in scadenza al 2024 e il Bologna si sta muovendo per evitare sorprese. Le trattative per il rinnovo sono già cominciate da un pezzo, questo è sicuro. E la settimana prossima potrebbero esserci novità sull'avanzament­o delle contrattaz­ioni. Al momento la situazione è in stallo: per il Bologna c’è distanza, per il procurator­e pure. Distanze minime, ma comunque reali. L’unica certezza è che le parti hanno un'unica, imprescind­iFederico

Due reti e tre assist contro i friulani Oggi potrebbe continuare la saga

bile volontà: prolungare il contratto di Orsolini fino al 2026. E' come gettare uno sguardo al futuro. Che fa impression­e se si pensa al passato: Orsolini sta giocando la sua sesta stagione in maglia rossoblù, mica poco. In questo lungo tratto di strada insieme c'è anche qualcosa di romantico, soprattutt­o in un calcio uso e getta, che predilige cicli brevi. Magari quella di Orsolini non sarà come la storia delle bandiere di una volta, di quei giocatori che vivevano tutta la vita nello stesso posto. Di sicuro Orsolini sta diventando un simbolo di questo club, del Bologna. La storia recente della società porta anche il suo sorriso.

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Riccardo Orsolini, 26 anni fra due settimane, 32 reti nel Bologna con cui gioca dal 2018
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