Corriere dello Sport

L’effetto Ranieri tra Grosso e Mignani

- Di Tullio Calzone

Il nuovo che avanza arriva direttamen­te dal passato. Guarda al futuro con nuove ambizioni, ma proviene ancora dalle nostre spalle. Perché, in fondo, ha ragione il veterano Ranieri: il calcio è molto più semplice di quanto non lo abbiamo complicato. E allora, proprio al debutto in panchina del tecnico testaccino tornato con la testa dove aveva lasciato il cuore oltre trent’anni fa, il Cagliari risorge dalle sue ceneri e si rilancia nella complicata e tutt’altro che definita lotta per la A credendo di poter tornare esattament­e al passato. Obiettivo anche di Liverani che, tuttavia, non era mai stato accompagna­to da tanta popolarità, un limite fatale quasi quanto l’evidente discontinu­ità che aveva finito per espellere la compagine sarda dal perimetro playoff. Spinto dalla sua gente, altro immediato effetto del cambio di Giulini, Ranieri rimette subito le cose al loro posto, ma siccome non ha la bacchetta magica, ciò conferma anche che questa squadra non era da buttare. I gol di Pavoletti e del nuovo acquisto Azzi griffano una vittoria mai tanto preziosa e importante. Insomma, c’è anche il Cagliari per la A.

Dal cui cono d’ombra non ha nessuna intenzione di uscire il Bari di Mignani. Puniti dal Genoa nell’ultima d’andata, i Galletti travolgono il Parma rifilando quattro gol a Buffon. Anche qui c’è tanto di nuovo che avanza. Perché nulla nasce dal caso e questa squadra meritatame­nte terza, capace di rialzarsi dopo uno scivolone con il Genoa in casa, sa essere concreta come il proprio allenatore che parla senza proclami e quasi sempre coi fatti. Stessa logica che accomuna il tecnico ligure al grande protagonis­ta di questa avvincente stagione: Fabio Grosso. Il Frosinone allunga in vetta, ma guai a parlargli di A. Intanto, si sbarazza di Tesser allo “Stirpe”, grazie al riassetto a cui sottopone la sua creatura nella ripresa. Poi ci pensa il solito Insigne a fare la differenza, capitalizz­ando altre giocate dei tanti talenti che Angelozzi continua a mettergli a disposizio­ne con lungimiran­za e visione. Cadono due delle squadre rivelazion­e dell’andata. E’ fatale a Inzaghi un’autorete di Gagliolo contro la Spal di De Rossi al Granillo; il Pisa di D’Angelo si fa bucare dopo 13 gare dal micidiale Cittadella poi sciupa il meritato pari. Urla anche Castori ripreso da Brunori a Perugia. Palermo testardo e imbattuto. In questa B è così che si fa!

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