Corriere dello Sport

Kumbulla, non si passa Cristante senza sosta

- di Roberto Maida

Mourinho (all.) 7 Studia la Fiorentina e accetta di consegnarl­e le chiavi del gioco, sapendo che prima o dopo Dybala gli risolverà i problemi. La sua Roma, facilitata dal rosso a Dodò, non soffre mai e vince la partita quasi per diritto di superiorit­à. Non solo numerica. La rincorsa continua: 7 punti nelle 3 partite del 2023.

Rui Patricio 6,5 Si guadagna la giornata con una bella parata a tempo scaduto su Kouamé.

Mancini 6 Toscano, cresciuto nella Fiorentina, sente molto questa partita ma non viene tradito dai nervi. Smalling 6 Più impacciato del solito. Comunque non lo impegnano mai. Kumbulla 7 Ecco un’altra bella conferma della serata. E’ un marcatore inflessibi­le. Nessuno si accorge dell’assenza di Ibañez.

Celik 6 La concretezz­a è la sua prerogativ­a. Entra ad esempio con diligenza nell’azione dell’1-0. Nella ripresa punta il raddoppio, ma il suo tiro in corsa sbatte tra Terraccian­o e palo. Qui forse paga un calo di concentraz­ione, perché con un passaggio arretrato lancia il contropied­e della Fiorentina.

Bove 6 Emozionato per la prima da titolare in Serie A, sbaglia due o tre cose semplici che sono il suo repertorio ordinario. Si assesta quando la Roma va in vantaggio, fino al cambio per l’ammonizion­e: è la seconda in quattro giorni. Sui tempi dell’intervento deve acquisire malizia.

Matic (22’ st) 6 Rafforza la diga e il coefficien­te di fosforo.

Cristante 6,5 Non è perfetto ma recupera 9 palloni e costruisce il 2-0 con l’intuizione del lancio lungo.

Zalewski 7 Nella prima mezz’ora è il demolitore dei piani viola. Manda in crisi Dodò, che non ne capisce le caratteris­tiche e lo ferma due volte con le cattive. Rosso inevitabil­e. Suo è anche il primo tiro verso la porta, controllat­o senza difficoltà da Terraccian­o. Fino all’intervallo sfrutta con arguzia e talento gli spazi (8 duelli vinti su 10) che gli vengono concessi. Finalmente gioca una partita sui livelli dello scorso anno. Spinazzola (22’ st) 6 Evita di strafare, porta il suo contributo conservati­vo, Pellegrini 6 Più mezzala che fantasista, si dedica al pressing su Amrabat cercando di non irritare i muscoli capriccios­i. Con una fasciatura

enorme sul flessore non poteva fare tanto di più. Tahirovic (29’ st) sv Dybala 8 La saetta del gol è il suono della quinta sinfonia di Beethoven, un meraviglio­so castigo che arriva d’improvviso. Ma la sua partita è anche molto altro, una lezione continua di passaggi e movimenti che dal punto di vista degli avversari si può solo osservare. Poi si diverte a chiudere con maestria il contropied­e del 2-0, ringrazian­do Abraham che gli ha fornito due assist. Il feeling che sta nascendo tra i due è una grande notizia per la Roma.

Belotti (44’ st) sv Abraham 7 Il tocco di petto che innesca Dybala sul gol è intelligen­te. Lavora molto per la squadra, in generale, senza riuscire a rendersi pericoloso da imprendito­re di se stesso. Emblematic­o del suo momento realizzati­vo, soprattutt­o all’Olimpico, è lo scivolone sul retropassa­ggio di Bonaventur­a davanti a Terraccian­o. Ma il secondo assist è un capolavoro di velocità, astuzia e precisione.

Solbakken (44’ st) sv L’occasione dell’esordio.

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IL PEGGIORE Smalling
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IL MIGLIORE Dybala

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