Corriere dello Sport

Immobile stop ma spera non sia uno stiramento

- Di Daniele Rindone INVIATO A REGGIO EMILIA

Ciro pensa d’essersi salvato, di non essersi stirato, ma non può esserne certo. S’è fermato subito, uscendo dopo 15 minuti. Poco prima, dopo un affondo e un allungo con stop volante mentre Tressoldi lo braccava, aveva iniziato a toccarsi il flessore destro. Una luce buia era calata sul suo volto. Ha avvertito la panchina, Sarri ha allargato le braccia sconsolato, non voleva crederci. Immobile si sottoporrà a controlli tra oggi e domani. «Ha chiesto immediatam­ente il cambio. Era abbastanza sereno, non ha la sensazione che l’infortunio sia particolar­mente grave, penso sia minimo. Il problema è muscolare quindi non vale la pena fare anticipazi­oni prima degli esami strumental­i», ha potuto dire solo questo il tecnico della Lazio. I flessori della gamba destra sono un tormento da sempre per Ciro, nella zona sono presenti varie cicatrici di vecchi infortuni. Sempre i flessori di destra avevano costretto il capitano a fermarsi prima di Juve-Lazio, partita che ha chiuso il campionato laziale a novembre. Si era parlato di affaticame­nto, fu riscontrat­o un edema sotto una cicatrice. Immobile, ieri, ha sentito il muscolo contrarsi, non ha rischiato. Salterà sicurament­e Lazio-Bologna di Coppa Italia, si giocherà giovedì all’Olimpico. C’è tempo per recuperare per Lazio-Milan di martedì 24 gennaio, sempre che non si sia stirato e che si decida di rischiarlo (visti i precedenti...). Al di là di tutto preoccupa la continuità che non riesce più ad avere. E’ la terza volta che in stagione si ferma per infortunio, quasi quattro se si conta lo stop in nazionale di settembre (contrattur­a al bicipite femorale della coscia destra).

GLI SCENARI.

Sarri, salvo nuovi arrivi, continuerà con Felipe Anderson falso nueve, non vede Cancellier­i vice Immobile, lo dicono le sue scelte. «Ci stiamo abituando alle assenze di Immobile, raramente lo abbiamo avuto al 100% delle condizioni. Ci stiamo arrangiand­o», ha aggiunto Mau. Difficile abituarsi alle assenze di Ciro. A Lecce era partito risegnando, con l’Empoli era rimasto all’asciutto. Puntava il Sassuolo per colpire. Sarri aveva impostato un piano preciso: «Avevamo preparato la partita per attaccare la profondità con Immobile. Abbiamo perso 3-4 palloni consecutiv­i, Felipe è stato chiamato a correre in profondità. Poi ci siamo attestati sulle sue caratteris­tiche e abbiamo fatto meglio».

GLI ALTRI.

Di Ciro si saprà qualcosa tra oggi e domani. Sarri era felice di aver recuperato Luis Alberto, in campo ieri nonostante un fastidio agli adduttori post-rifinitura. Il Mago in partita ha preso una botta ad una caviglia dopo un intervento di Defrel a gamba tesa. S’è rialzato, ha resistito, era irrefrenab­ile al Mapei. Casale è uscito per i crampi. «Avevo la sensazione che toccando la squadra si potesse fare danno, ho tolto solo Cataldi perché sembrava in calo fisico e faticava nello scivolamen­to», ha spiegato Sarri. Per la Coppa Italia dovrebbe avere tutti a disposizio­ne tranne Ciro e Gila (ancora out per infortunio). Maximiano potrebbe partire titolare in porta.

Guaio ai flessori, è uscito dopo 15’: tra oggi e domani gli esami clinici

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