BUONDÌ, MOTTA
Il Bologna a Udine va sotto dopo 10’, ma nel secondo tempo ribalta il risultato con Sansone e Posch: lezione di gioco degli uomini di Thiago
Thiagol, riprendendo il nostro titolo in prima pagina, “Thiago centravanti”, dell’edizione di Bologna. Sì, Motta ha indovinato tutte le scelte, la prima quella di Sansone ancora al centro dell’attacco, e il Bologna ha vinto alla grande a Udine,costruendo un calcio importante, dopo aver sofferto terribilmente nella prima mezzora, nel corso della quale avrebbe potuto prendere almeno un altro gol. Anche se va sottolineato come prima di quello segnato da Beto, Orsolini abbia sbagliato lo scavetto solo davanti a Silvestri, facendo finire alto un pallone che avrebbe dovuto mettere dentro la rete. Tante sofferenze e tanti affanni nella prima parte della domenica, è vero, ma dopo il gol annullato a Beto per una posizione di fuori gioco di Becao, ecco che gli scenari sono cambiati, con il Bologna che è diventato assoluto protagonista in positivo e con l’arbitro Volpi che ha sbagliato tante scelte, troppe scelte, condannando la squadra di Thiago Motta a dover superare un ostacolo ancora più alto, oltre a quello rappresentato dall’Udinese. Che se l’è vista bruttissima su un fallo da rigore su Orsolini commesso da Udogie e non assegnato dall’arbitro, su una conclusione da un paio di metri dalla porta di Sansone (deviata con la mano da Bijol?) e per un gol dello stesso Sansone annullato per fuorigioco. Morale: al di là dell’occasione sbagliata dall’Orso, l’Udinese è stata da applausi nei primi trenta minuti, il Bologna dalla mezzora alla fine del primo.
UN APPLAUSO A SANSONE.
E anche nella prima parte del secondo tempo, perché la squadra di Thiago Motta ha evidenziato sia di avere un grande carattere che di sapere cosa fare per ribaltare una partita che mai e poi mai avrebbe voluto perdere, nonostante le assenze di 4 rossoblù che sanno determinare come Arnautovic, Zirkzee, Medel e Dominguez. Come aveva finito la prima parte ecco che il Bologna ha cominciato bene anche la seconda, andando a pressare alto l’Udinese, impedendole di giocare palloni facili e soprattutto di buttarsi sui sentieri laterali, lungo i quali gli uomini di Sottil
erano stati estremamente pericolosi. Portando tanti uomini nella metà campo degli avversari, il Bologna ha creato mille insidie alla difesa dei friulani, che tra l’altro ha letto male certe situazioni, proprio per la capacità dei “rossoblù” di interscambiarsi e di non dare punti di riferimento ai dirimpettai. Prima Sansone ha firmato il gol del pari con un sinistro da dentro l’area da grande attaccante, ma accorgendosi come l’Udinese avesse accusato lo schiaffone in faccia figuratevi se il Bologna ha mollato la presa, intravedendo alla portata anche la Grande Vittoria.
ECHEACQUISTIPOSCHEFERGUSON.
E così è successo, tiro di Moro deviato, angolo di Soriano, sponda di testa di Schouten, e sul secondo palo Posch ha preceduto... Ferguson, segnando sempre di testa il gol del 2-1. E qua, una volta in vantaggio, il Bologna si è messo dietro a difesa del tesoro, ma non rinunciando mai a ripartire, il che ha costretto l’Udinese anche a guardarsi alle spalle per poter restare dentro la partita fino agli ultimi attimi. Inevitabilmente gli uomini di Sottil hanno preso sempre più campo, creando anche tre occasioni da gol, la prima parata da Skorupski su Pereyra, la seconda sbagliata da Success e la terza ancora parata da Skorupski ancora su Success, ma il Bologna ha sempre difeso bene, evidenziando di saper anche soffrire. Barrow ha colpito un palo con Silvestri battuto e tutto il Bologna alla fine è andato a ballare e a cantare sotto la propria curva, dopo aver vinto la quinta partita delle ultime 8 di campionato, tante quante nelle precedenti 29 in serie A. Di contro l’Udinese è arrivata alle 10 partite senza vittoria.