Dea travolgente capolinea Nicola
Salernitana contestata dai propri tifosi: «Vergognatevi»
«Vergognatevi». Con questo coro i tifosi della Salernitana, hanno accolto i giocatori che si sono presentati davanti al loro spicchio di stadio subito dopo il fischio finale. Era un tentativo di chiedere scusa, di metterci la faccia. Che, di fatto, è stato respinto. Impossibile, quanto meno a caldo, digerire una sconfitta per 2-8. Ma ancora più impossibile accettare di vedere un simile atteggiamento da parte di un gruppo apparso completamente allo sbando. Ovvio che i calciatori abbiano le loro (abbondanti) responsabilità, ma il grande colpevole non può che essere Nicola. Il cui destino è ormai segnato. Le indiscrezioni in merito al suo esonero hanno già cominciato a circolare durante l’intervallo, dopo un primo tempo chiuso 1-5. E non potevano certo rientrare a fine partita, con il divario che si è ulteriormente dilatato. In ogni caso se ne saprà di più oggi, quando la società campana comunicherà la decisione definitiva sull’allenatore.
CONSEGNATI ALLA DEA.
Difficile, comunque, pensare che Nicola possa invertire la rotta. Anche contro l’Atalanta, infatti, la Salernitana ha mostrato i soliti difetti, addirittura in forma più accentuata. E pensare che alla vigilia il tecnico granata aveva parlato di personalità, di aggressività, di non aver paura di sbagliare. Beh, qualcosa si è visto subito dopo aver incassato il gol di Boga, con il pareggio quasi immediato costruito sull’asse Ochoa-Piatek-Dia. Ma quella reazione è stata soltanto un’illusione, perché la Salernitana ha continuato a consegnarsi ai padroni di casa. Vero è che, a causa delle assenze, le scelte erano obbligate per difesa e centrocampo. Ma, con centrali dalle caratteristiche di Fazio e Lovato, pensare di stare alti, con tutto quel campo alle spalle e contro un tridente formato da giocatori veloci e portati all’uno contro, è stato un vero e proprio suicidio. Qualcosa di simile si era visto contro il Milan. Ma Ochoa aveva messo una serie di pezze. Beh, ieri, nemmeno il messicano ha potuto fare nulla: era solo sconcertato dalla fase difensiva della squadra: la peggiore dell’intera serie A con 35 reti incassate. Boga, Hojlund e Lookman hanno letteralmente “banchettato”. Ecco, a Nicola non si potrà certo dare la colpa per i due rigori provocati da Fazio. Semmai al tecnico va addebitato il fatto che, con una difesa a rischio, avrebbe dovuto esserci una maggiore protezione della mediana.
Pesantissima sconfitta (8-2) con l’Atalanta Oggi si decide il futuro del tecnico granata Gasperini vede la zona Champions
VISTA CHAMPIONS. Grazie a tutti questi regali, non solo l’Atalanta ha segnato per la prima volta nella sua storia 8 gol in una gara di serie A, ma è tornata a vincere in casa dopo 3 mesi. La zona Champions è a soli 3 punti.