La Ternana è da playoff Ascoli spento
Le Fere ritrovano gol (magia di Palumbo) e vittoria e tornano nel perimetro promozione. Bucchi fischiato
TERNANA (3-4-1-2): Iannarilli 7; Diakitè 6 Sorensen 6,5 Mantovani 6,5; Ghiringhelli 6 Agazzi 6 (37’ st Coulibaly sv) Di Tacchio 6 Corrado 6; Palumbo 7 (44’ st Paghera sv); Favilli 6,5 Partipilo 5,5
(37’ st Pettinari sv). A disp.: Krapikas, Vitali, Bogdan, Martella, Mazzarani, Proietti, Capanni, Falletti. All.: Andreazzoli
7.
ASCOLI (3-5-2): Leali 6; Simic 5,5 (32’ st Re 6,5) Botteghin 6 Quaranta 5; Adjapong 5,5 Collocolo 6 Eramo 5 (1’ st Giovane 6) Caligara 5,5 (20’ st Lungoyi 6) Falasco 6; Gondo 6 (36’ st Pedro Mendes 6) Dionisi 5,5. A disp.: Guarna, Baumann, Bellusci, Donati, Tavcar, Falzerano, Lo Scalzo, Bidaoui. All.: Bucchi 5,5. ARBITRO: Irrati di Pistoia 6. Guardalinee: Vecchi e Massara. Quarto uomo: Scarpa E.
Var: Banti. Avar: Longo S. MARCATORE: 27’ pt Palumbo. AMMONITI: Sorensen (T), Giovane (A), Simic (A), Mantovani (T), Favilli (T), Di Tacchio (T), Re (A), Partipilo (T), Corrado (T), Adjapong (A). NOTE: spettatori paganti 3.766, di cui 1.166 ospiti; abbonati 1.723. Incasso totale 62.440,39 €. Ang.: 9-1 per l’Ascoli. Rec.: pt 2’, st 5’.
Ritrova il gol e la vittoria la Ternana. E mai successo fu più corroborante, pensando ai mille pensieri transitati per la mente nel corso di una sosta che pareva non voler finire mai. La ripartenza delle Fere è quella giusta, migliore di quella di un Ascoli per 80’ spettatore non pagante, consegnandosi a una squadra che non aspettava altro che una serata così per ritrovare l’interruttore della luce. La versione dei bianconeri di Bucchi è quella sbiadita che aveva accompagnato la squadra alla sosta, a eccezione del golpe di Cosenza: i segnali arrivati dal Liberati non sembrano improntati all’ottimismo.
PERLA PALUMBO. Di sicuro c’è che la Ternana ha saputo ritrovare la sua indole di squadra cinica e poco avvezza allo spettacolo che ne aveva contraddistinto la prima parte di stagione. La stoccata risolutrice l’ha trovata Palumbo, ed è una delizia per gli occhi: la botta mancina del capitano, schierato trequartista, ha spianato la strada in una gara che i rossoverdi avevano approcciato meglio, con Partipilo capace di divorarsi dopo 50” una colossale palla gol a un metro dalla porta e poi poco cattivo nel concludere a rete col sinistro un rigore in movimento a coronamento di una azione corale (Leali ringrazia). Nell’altra metà campo non succede nulla, e questo perché il 3-4-1-2 di Andreazzoli offre equilibrio e compattezza. Favilli troverebbe anche il 2-0, ma l’azione è vanificata da un precedente fuorigioco di Partipilo.
RIPRESA.
La ripresa si apre con un’altra opportunità sciupata da Partipilo, utile a tenere in vita un Ascoli che si desta solo nel quarto d’ora finale quando Re e soprattutto Pedro Mendes impegnano Iannarilli. E così dal settore ospiti piovono critiche e l’invito a Bucchi a farsi da parte.