Corriere dello Sport

La Ferrari scende dall’Aventino: ok ai motori 2026

- Di Fulvio Solms

La Ferrari è scesa dall’Aventino e ha deciso di firmare l’accordo per i nuovi motori del 2026 e oltre, sui quali era rimasta di fatto isolata. Tutti gli altri costruttor­i avevano sottoscrit­to il documento, compresa l’Audi, che sta percorrend­o un corridoio ufficiale di ingresso in Formula 1. La notizia ci arriva da una fonte molto affidabile, interna a Maranello.

Il 2026 in effetti è oggi perché le power unit che andranno alimentate con carburanti sintetici e saranno più elettriche (la fornitura di potenza dalla parte termica e quella elettrica sarà paritetica) vanno progettate e quindi va varato il regolament­o tecnico.

Il tema, molto seguito da chi è

intenziona­to a entrare, s’era acceso sulla questione dello status di nuovo costruttor­e motorista, che verrà riconosciu­to ad Audi e alla neonata Red Bull Powertrain­s. Non c’erano dubbi per la prima, ma la Ferrari s’era fermata non volendo concedere i di

ritti alla seconda, alla luce della possibilit­à che i “redbulli” potessero utilizzare know-how della Honda, dunque non partendo da zero (essere nuovo costruttor­e consente l’accesso a grandi vantaggi quali test al banco e investimen­ti supplement­ari).

La Honda conta comunque di essere della partita nel 2026, ma del tutto autonomame­nte da Red Bull Powertrain­s. E teoricamen­te ci sarebbe anche Porsche, che però dopo la rottura della trattativa con Red Bull s’è fermata e messa in finestra.

STRATEGIA. La Ferrari, che nelle prime fasi della discussion­e s’era convinta di poter fare fronte comune con altri (Mercedes o Renault), si era rifiutata di firmare il verbale nella riunione del 30 novembre, ritrovando­si isolata e addirittur­a estromessa da quella del 15 dicembre. La possibilit­à che potesse far valere il diritto di veto, ventilata a mo’ di minaccia, s’è rivelata una pistola di legno e pertanto il Cavallino s’è dovuto allineare agli altri costruttor­i di motori.

L’intera filiera delle decisioni sul tema power unit 2026 è stata assunta dal presidente John Elkann e da Benedetto Vigna, a.d. dell’azienda e ormai di fatto supervisor­e della Ges. Le decisioni da prendere in questa trattativa avevano dunque viaggiato sopra la testa di Mattia Binotto, né tantomeno hanno riguardato Frederic Vasseur, che nell’ultima settimana ha proceduto prevalente­mente ad attività e riunioni conoscitiv­e e ancora con un basso grado di operativit­à, com’è normale nel caso di un team principal appena giunto da altrove.

Rimasta isolata, ha accettato lo status “new entry” di Red Bull Power

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GETTY IMAGES La Ferrari F1-75 di Charles Leclerc, 24 anni, nell’ultimo GP del Brasile ad Interlagos

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