Ace di Leon, muri di Russo Perugia non sbanda mai Ma Padova fa un figurone
(25-22, 25-21, 25-21)
SIR SAFETY SUSA PERUGIA: Giannelli 4, Herrera 14, Leon 14, Russo 7, Semeniuk 9, Mengozzi 5, Colaci (L; 27% perfetta), Cardenas. Ne: Rychlicki, Piccinelli, Solè, Flavio, Plotnytskyi, Ropret. All. Anastasi.
KIOENE PADOVA: Canella 2, Saitta 2, Volpato 3, Petkovic 11, Takahashi 13, Asparuhov 10, Zenger (L; 24% perfetta), Gardini, Zoppellari, Guzzo, Crosato 1, Desmet. Ne: Cengia, Lelli. All. Cuttini.
ARBITRI: Cavalieri e Zavater
Durata set: 26’, 26’, 27’ tot 1h 20’. Spettatori 2700.
di Daniele Sborzacchi
PERUGIA
Gli ace di Leon e i muri di Russo. Sono queste le due chiavi per il 27° successo consecutivo di una straordinaria Perugia, abile a domare una generosa e a tratti eccellente Padova. Le battute fulmicotone dell’asso cubano (4 punti dei 14 totali) hanno tolto le castagne dal fuoco ai perugini in un primo set davvero sudato, con i veneti avanti anche di cinque punti e davvero bravi , specie in ricezione, con Asparuhov e Zenger in grande giornata e Takahashi (il più prolifico dei suoi) ben presente in attacco. È servita allora la potenza di Leon, insieme alle giocate di classe di Giannelli, per lanciare Perugia verso l’ennessima vittoria. Nel secondo parziale a fare la differenza è invece il centrale palermitano oro mondiale, con un tris di murate a stoppare le velleità dei patavini. Anastasi ottiene ancora molto dalla prestazione dai suoi ragazzi, con Colaci sontuoso in un paio di recuperi strappa applausi in seconda linea e Semeniuk efficace in banda. Padova come detto ha giocato alla grande, infastidendo a più riprese la corazzata umbra grazie anche alla buona prova dell’ex Saitta in regia e al sempre pericoloso (ma discontinuo) Petkovic in zona 2. Nel terzo set alla ribalta anche il mancino cubano Herrera (14 punti col 60%), in evidenza per potenza ma anche con i tocchi di fino.