Corriere dello Sport

Con i rossoneri il Toro si scatena

Cinque gol in dieci incontri: solo contro il Cagliari è stato più letale

- Di Pietro Guadagno RIYAD

Il Mondiale, dal punto di vista personale, non è andato come aveva sperato: zero gol, a eccezione del rigore decisivo con l’Olanda nei quarti di finale, e il posto da titolare ceduto ad Alvarez. Tuttavia, sollevare quella Coppa, trasforman­do in realtà il sogno di un intero popolo, ha cancellato tutto. E così, dopo i lunghi festeggiam­enti in Argentina, Lautaro ha riabbracci­ato l’Inter carico a mille. Così, a distanza di un mese esatto dal trionfo iridato, vuole regalate una gioia anche alla gente interista. Il Toro, insomma, ha messo la Supercoppa nel mirino. Sarebbe il suo quarto titolo in Italia, dopo uno scudetto, una Coppa Italia e un’altra Supercoppa. Di fronte avrà Giroud e Theo Hernandez, rivali di quella magica notte di Doha. I due francesi proveranno a prendersi una rivincita con la maglia del Milan. Ma dovranno fare nuovamente i conti con Lautaro, che ha nel Diavolo uno dei bersagli preferiti.

DERBY DA PROTAGONIS­TA.

Solo al Cagliari, infatti, con 8 centri, ha fatto più male. Contro la squadra rossonera, si è fermato a 5 in 10 incroci. Potevano essere 6 se non avesse fallito un rigore nell’1-1 del 7 novembre 2021. A ogni modo, i derby in cui Lautaro ha segnato sono stati tutti particolar­i e significat­ivi. Ha cominciato nella sua prima stracittad­ina, il 17 marzo 2019, trasforman­do il rigore decisivo per il 3-2 nerazzurro. Il Milan era favorito, ma i tre punti conquistat­i, a fine torneo, fecero la differenza per il quarto posto e pass Champions. Il 21 febbraio 2021, invece, la squadra allora allenata da Conte respinse l'ultimo tentativo rossonero di tenere aperta la corsa scudetto. il match fu senza storia: 3-0 e doppietta proprio del Toro, eroe, assieme a Lukaku, di quella giornata che di fatto assegnò il tricolore. Infine, altre due reti il 19 aprile dello scorso anno, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. L’Inter doveva vendicare il derby sanguinosa­mente perso in campionato e anche in quel frangente la sfida fu una sorta di monologo, con Lautaro mattatore.

POKER NEL MIRINO.

In vista di domani sera, comunque, Lautaro è la grande certezza di Inzaghi. Non ha risentito delle fatiche Mondiali. Anzi, fosse dipeso da lui, avrebbe giocato subito dall’inizio già con il Napoli, pochi giorni dopo il rientro in Italia. Invece, ha dovuto attendere la ripresa e il gol di Dzeko. Una volta entrato, però, ha dato il suo contributo per portare a casa il successo. Il posto da titolare se l’è ripreso già a Monza, peraltro trovando subito la rete, come non gli era riuscito in Qatar. Al Brianteo è stato l’unico nerazzurro veramente dentro la partita. Se il palo non gli avesse detto di no, sarebbero stati doppietta per lui e tre punti per l’Inter. Invece, nel recupero è arrivato il pareggio dei padroni di casa. Anche contro il Parma, in Coppa Italia, la banda Inzaghi ha zoppicato, ma il Toro l’ha salvata con la stoccata del pari quasi al 90’, mentre ai supplement­ari ci ha pensato Acerbi a firmare la qualificaz­ione. Sabato scorso contro il Verona, infine, l’argentino ha colpito dopo soli 3’ e quella prodezza è bastata per portare a casa un successo fondamenta­le, ma faticoso. E così, siamo a 3 gol nelle ultime 3 gare. La Supercoppa, quindi, è l’occasione per un clamoroso poker.

Il campione del mondo è reduce da tre centri nelle ultime tre gare

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