Corriere dello Sport

Maria Sole e le altre al Maradona

Nello stadio-mito intitolato a Diego cade un altro muro grazie al coraggio del nostro designator­e Rocchi sceglie una terna tutta al femminile, prima volta nella storia con due di A: Ferrieri Caputi, Di Monte e Trasciatti

- Di Edmondo Pinna edmondo_pinna

Un altro passo nella Storia, anche se - per fortuna - sta diventando quasi pleonastic­o rimarcarlo ogni volta. Epperò, la Ferrieri Caputi che dirige con le “amiche” Francesca Di Monte (andrà con lei al Mondiale femminile in Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto prossimi) e Tiziana Trasciatti al Maradona, lo stadio intitolato al Mito Diego, fa un certo effetto, perché è la prima con due squadre di serie A per l’Italia. Era già successo nel B-Day nostrano (dove B non sta per Boxing di anglosasso­ne memoria ma per la serie cadetta) di vederle tutte e tre all’opera insieme, Frosinone-Ternana lo scorso 26 dicembre. Succederà, ancora, il trio in rosa, nella nostra serie A, dove Maria Sole (basta il solo nome per identifica­rla, ormai) ha già arbitrato, Sassuolo-Salernitan­a il 2 ottobre scorso. Percorso tracciato, deciso. Con Rocchi che ha imparato a conoscerla raduno dopo raduno, partita dopo partita, scoprendol­a più valida di tanti altri arbitri che già navigano le acque della CAN.

NUOVO CORSO.

Il designator­e sta cercando, anche in questa seconda stagione alla guida degli arbitri di vertice, di bruciare le tappe per ricostruir­e una categoria distrutta dal decennio di Nicchi e che non ha trovato stabilità con l’attuale governance, con troppi casi (clamoroso quello del Procurator­e capo, D’Onofrio, coinvolto da recidivo per chi indaga in traffico internazio­nale di droga) che hanno distolto l’attenzione dell’opinione pubblica dal campo e le questioni tecniche ad altro. Rocchi sta cercando i grandi arbitri di domani in Marcenaro, Colombo, sta cercando di restituire fiducia a direttori di gara che sembravano ormai segnati ed ha aperto al nuovo corso al femminile. E non è un caso che anche il futuro dirigenzia­le arbitrale (elezioni ad aprile dopo le dimissioni di Alfredo Trentalang­e proprio per il caso D’Onofrio) possa essere in “rosa”, con l’attuale componente del Comitato Nazionale, Katia Senesi, che sta studiando da vicino dal “reggente” Duccio Baglioni come fare il presidente per il prossimo anno e mezzo. Una voce (o forse più). Nel frattempo, Maria Sole Ferrieri

Caputi continua il suo percorso di crescita. Lo scorso autunno ha partecipat­o al Mondiale Under 17 in India (è partita subito dopo la gara di Reggio Emilia), è stata promossa da Collina per la rassegna iridata estiva. E’ stato proprio il Gran Mogol degli arbitri Fifa a far dirigere una partita da una terna femminile allo scorso Mondiale in Qatar, Germania-Costa Rica (c’era la Frappart, con la Back e la Diaz). L’obiettivo di Maria Sole.

SCELTE. Rocchi ha scelto loro, garantendo­gli comunque un’adeguata copertura. avendo spedito il suo miglior VAR, Di Paolo, a Riyad per la Supercoppa (c’è Maresca, era necessario), per Napoli-Cremonese ha scelto quello che sembra essere l’erede, ovvero Marini, cresciuto tantissimo nel ruolo.

MR. VAR. Nel frattempo, la Fifa ha diramato la lista degli arbitri per il prossimo Mondiale per club (in Marocco, dal 1 all’11 febbraio). Due gli europei, il romeno Kovacs e l’inglese Taylor. Per l’Italia ci sarà Massimilia­no Irrati al VAR.

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ANSA Maria Sole Ferrieri Caputi, 32 anni: una gara in A, 5 in B, 1 in coppa Italia
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