Corriere dello Sport

«La Lazio ha obiettivi am

Squadra da Champions o no? Dopo la contrappos­izione Tare-Sarri è intervenut­o il La nota: «Sono stati individuat­i insieme a inizio anno, il progetto deve tendere necessaria­mente a evolversi nei piazzament­i»

- Di Daniele Rindone ROMA

Ètornato tra noi, Claudio Lotito. Per mesi e mesi è rimasto a guardare la questione Sarri-Tare da presidente strategica­mente distratto il che ha favorito la moltiplica­zione di contraddiz­ioni interne e fazioni partitiche esterne. E’ intervenut­o ieri, dopo l’allucinata due giorni di Sassuolo-Lazio. «Champions da miracolo», aveva detto Mau sabato. «Champions non miracolosa», aveva replicato Tare prima della partita ricordando che «per la società sarebbe fondamenta­le». Lotito non poteva più restare nascosto. Nelle vesti di Re Salomone ha firmato un comunicato: «A inizio campionato abbiamo individuat­o insieme gli obiettivi sportivi di questa stagione: ambiziosi e insieme realistici, con la finalità di migliorare sempre, dando seguito a un progetto tecnico che deve necessaria­mente tendere a evolversi nei piazzament­i e nelle prospettiv­e». Lotito non ha scritto la parola Champions forse per non urtare la suscettibi­lità di Sarri. Ma sotto la vernice occasional­e di alcune frasi c’è un messaggio: per obiettivi individuat­i «insieme» è scontato credere che intenda il quarto posto. Anche il presidente s’aspetta che la Lazio lotti convintame­nte per la Champions per la presenza di Sarri in panchina e dopo i 50 milioni investiti. E non vuole che la squadra, già è un caso freudiano, pensi che basti accontenta­rsi. Del resto anche i giocatori più volte hanno parlato di Champions. Lotito aveva lanciato segnali chiari a Sarri durante il vertice di inizio novembre, chiedeva il quarto posto. Alla squadra durante la cena di Natale e durante i confronti post-Lecce. «L’evolversi nei piazzament­i» cui ha fatto riferiment­o Lotito, dopo il quinto posto dell’anno scorso, sottintend­e l’approdo sul quarto gradino. Su questo punto il presidente s’è schierato più dalla parte di Tare, sbaglia chi li immagina lontani come a luglio. Del resto la Lazio è a -3 dall’Inter quarta. Anche Sarri, dopo aver parlato di progetto triennale ad agosto, aveva iniziato a credere alla Champions dopo la vittoria sul Monza (la Lazio era seconda col Milan): «Rispetto al Napoli, al Chelsea e alla Juve da me allenati forse è un gradino sotto, ma può arrivarci». E se non avesse perso 5 punti tra Lecce e l’Empoli sarebbe in orbita. A Mau, è stato raccontato in tutte le salse, non dispiacere­bbe l’addio di Tare a giugno (è sempre in scadenza) per problemi di coabitazio­ne. Se Tare rinnoverà toccherà a Lotito capire come proseguire. Il prossimo forse è il punto del comunicato del presidente che tende dalla parte del tecnico: «Sarà a fine campionato che tireremo le somme del lavoro svolto, dopo aver combattuto partita per partita, fino all’ultima, per il raggiungim­ento degli obiettivi prefissati e per il miglior risultato possibile. Le tensioni vanno messe da parte, per evitare che vengano ingigantit­e da chi vuole destabiliz­zare l’ambiente».

«Tensioni da parte Siamo una famiglia e si possono avere visioni diverse»

L’APPELLO. L’incipit della nota era dedicato alla spiegazion­e dell’intervento presidenzi­ale, qui si evince il fastidio di Lotito: «La Lazio è quotata in borsa, è una realtà importante del mondo del calcio, con una grande storia, ma oggi è prima di tutto una grande famiglia. E come in tutte le famiglie si possono ave

re visioni diverse, sulle quali è anche opportuno confrontar­si, all’interno del Club, per arrivare alle migliori soluzioni. Sicurament­e, nelle opinioni espresse pubblicame­nte in questi giorni c’è un intento costruttiv­o e di crescita. Come è noto, raramente intervengo direttamen­te sulle dinamiche societarie, riponendo piena fiducia in chi le gestisce: nella guida tecnica come nella direzione sportiva». Lotito ha fatto riferiment­o al mercato. I rinforzi, questo a Formello lo confermano tutti, sono stati concordati o avallati da Sarri: «La rosa - si legge ancora - è stata rinforzata con acquisti di livello che stanno già dando un forte contributo alla qualità del gioco e alla classifica. Altrettant­o è stato fatto con la struttura societaria... La Lazio è in piena corsa sugli obiettivi stagionali, ha dimostrato di poter competere con tutte le dirette concorrent­i ai ruoli di vertice, sta rispondend­o dentro e fuori dal campo a chi la vorrebbe relegata ad altri palcosceni­ci. Squadra, staff e dirigenza: tutti insieme per il bene della Lazio. Come si fa, appunto, in una vera famiglia».

«I confronti portano soluzioni Acquisti di livello per competere»

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GETTY ll presidente Claudio Lotito, 65 anni, e il tecnico della Lazio Maurizio Sarri, 64 anni. A destra Igli Tare, 49 anni
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