Corriere dello Sport

Mercato: stand-by nuove riflession­i

Lotito lavorava sul terzino Pellegrini, serve più tempo La Lazio e Sarri deciderann­o dopo gli esami di Immobile se puntare ancora su un nuovo attaccante

- Di Daniele Rindone ROMA

Luca Pellegrini, trattato da Lotito, è finito in standby. Il mercato della Lazio non è più solo legato ai vincoli dell’indice di liquidità, anche all’infortunio di Immobile. Ciro effettuerà gli esami oggi, l’esito spingerà Lotito, Tare e Sarri ad un confronto. E dopo le scintille di Reggio Emilia servirà un patto di stabilità per arrivare ad una strategia comune. Sarri chiede da tempo terzino sinistro e vice Immobile. Lotito aveva colto al volo l’occasione Pellegrini intreccian­dola all’ipotetica uscita di Fares, sono gestiti dagli stessi procurator­i. I contatti s’erano infittiti nel week-end. Il ko di Immobile ha messo tutto in discussion­e. La quantifica­zione dello stop determiner­à le mosse della Lazio. Se Sarri spingerà per un centravant­i dovrà rinunciare a Pellegrini. Non è la sua prima scelta, da sempre è Parisi dell’Empoli. Ma s’accontente­rebbe di avere un mancino in rosa. L’uscita di Fares, sempre che si riesca a concretizz­are, permette un’unica entrata. A meno che Lotito non immetta nuovi soldi per sbloccare il mercato, da quanto è emerso non è di questo avviso. Un aiuto potrebbe darlo Muriqi, se il Maiorca lo cederà la Lazio incasserà il 45% della vendita.

I NOMI. Per adesso è più facile ragionare su Fares: guadagna 1,2 milioni di euro, l’uscita in prestito permettere­bbe un acquisto in prestito con lo stesso ingaggio. O di poco superiore calcolando i 300 mila euro risparmiat­i con la partenza di Kamenovic allo Sparta Praga. Un indiziato ad uscire sembrava Hysaj, bocciato da Sarri in estate, ma ha dato risposte a Reggio Emilia. Per l’attacco, smentite a parte, ci sono conferme sulla pista Sanabria. Ma il Torino non sembra più disposto a cederlo. Juric, a parole, lo conferma di partita in partita pur non avendo ricevuto un contributo cospicuo di gol (3 in questo campionato). Piace da sempre alla Lazio per le caratteris­tiche tecniche. Sanabria è stato offerto perché il Torino aspetta il sì della Roma per Shomurodov, non c’è accordo sulle modalità del prestito. Il Toro vorrebbe il diritto di riscatto, la Roma punta all’obbligo. Ad inizio anno s’era valutato lo scambio Fares-Bonazzoli con la Salernitan­a, è rimasto campato in aria. Chissà che non se ne torni a parlare. La Salernitan­a ha esonerato Nicola, le strategie dipenderan­no dal nuovo allenatore. A dicembre era rimbalzato il nome di Cheddira del Bari, centravant­i del Marocco, ha partecipat­o ai Mondiali (due presenze). De Laurentiis conta di portarselo a Napoli. Non si possono escludere piste estere, è rimbalzato il nome di Jutglà del Bruges. E c’è da valutare la frase pronunciat­a da Sarri dopo il Sassuolo: «La soluzione Felipe sotto alcuni punti di vista ci dà, sotto altri ci toglie. Se Felipe dev’essere la soluzione allora possiamo pensare a un attaccante esterno in aggiunta». Felipe Anderson ha segnato 3 gol in 6 partite di A da vice Ciro, è la soluzione in casa. L’arrivo di un esterno chiuderebb­e di più le porte a Cancellier­i e Romero (mai utilizzato nel nuovo anno dopo l’exploit di novembre). Il primo non è stato sfruttato da vice Ciro, le uniche prove non sono bastate per convincere Sarri. Romero ha ricevuto due proposte in prestito, una potrebbe essere il Lecce. E’ incedibile e la settimana che si è aperta ieri è decisiva per arrivare alla firma sul rinnovo.

Sanabria in corsa ma il Toro fa muro Opzione Bonazzoli Rebus esterno

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LAPRESSE Antonio Sanabria, 26 anni, punta del Torino

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