Corriere dello Sport

Infortuni e nuovi obiettivi, il tecnico sogna i rinforzi

- Di Andrea Giannattas­io FIRENZE |

C’è chi a luglio, durante il ritiro di Moena, aveva persino proferito la parola “Champions” per provare a circoscriv­ere il nuovo obiettivo stagionale della Fiorentina dopo un settimo posto che aveva rotto un digiuno europeo durato cinque anni. Lo aveva fatto Italiano (ma in quel caso per caricare la squadra a dare il massimo) e con lui anche qualche giocatore, tra cui Dodo e Milenkovic. I fatti, per il momento, hanno però raccontato qualcosa di diverso. E cioè che i viola con la sconfitta di Roma sono scivolati a -11 dal terzetto di squadre che occupano ultime posizioni valide per la qualificaz­ione alle coppe europee. Una prospettiv­a che nessuno ai piani alti del club aveva immaginato a inizio stagione visto che un po’ tutti erano convinti che la rosa allestita in estate (con innalzamen­to del monte ingaggi a 76 milioni di euro) fosse superiore a quella che aveva concluso l’ultimo campionato. I numeri, a una sola gara dal giro di boa in A, parlano chiaro: 8 punti in meno rispetto a un anno fa e, in particolar­e, un deficit di 13 gol che manca all’appello.

TUTTO SULLE COPPE.

Logico dunque che in casa Fiorentina debba ora aprirsi una fase di riflession­i su quale obiettivo stagionale privilegia­re per dare un senso a un’annata partita col freno a mano ma che, a lungo andare, rischia di concluders­i nel limbo del centro-classifica. Biraghi e compagni sono infatti la formazione di Serie A più distante dal proprio target di partenza (chi lotta per la salvezza o per lo scudetto ha un divario da colmare meno arduo dei viola) e dunque, in virtù del gap con le grandi in campionato, privilegia­re il percorso in Coppa Italia e in Conference può diventare prioritari­o. Il trofeo nazionale, nei quarti di finale, metterà i viola al cospetto del Torino, squadra in crisi d’identità che ha dimostrato di valere l’undici di Italiano, mentre nel torneo Uefa il compito si annuncia ben più arduo visto che lo Sporting Braga (avversario tra meno di un mese nel playoff di andata per accedere agli ottavi) ha una maggiore esperienza a livello europeo ed è in grande forma (ha vinto le ultime quattro partite).

L’ALTRO DILEMMA.

Ma l’altro grande interrogat­ivo che la Fiorentina ha iniziato a porsi prima di dirottare i propri obiettivi è un altro: vale la pena inseguire certi traguardi con la rosa attuale (fino a febbraio priva di Sottil e Cabral) oppure si renderà necessario fare integrazio­ni sul mercato? Il dilemma resta aperto anche se, sul tema, è stato lo stesso Italiano a dare un indizio a Roma: «Stiamo valutando l’entità degli infortuni che hanno riguardato alcuni giocatori: valuteremo il da farsi ma penso che, se c’è da aggiungere qualità, la società non si tirerà indietro». Un appello piuttosto chiaro affinché Rocco Commisso, tra i più delusi di questo incerto inizio 2023, decida di fare un sacrificio economico andando a rafforzare quel reparto (l’attacco) che fin qui ha mostrato le lacune più evidenti. Sperando che non sia già troppo tardi.

Rispetto all’anno scorso 8 punti e 13 gol in meno, sale il monte stipendi

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ANSA Vincenzo Italiano, 45 anni
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