Corriere dello Sport

La meglio gioventù Barça, nuovo ciclo

Dopo il successo in Supercoppa i blaugrana sono convinti di poter aprire un nuovo ciclo Generazion­e di fenomeni che ormai non si pone limiti Xavi incorona Gavi: «Leader nato» Con Pedri forma una coppia super La sfida è lanciata anche in Liga

- Di Andrea De Pauli BARCELLONA

Si può vincere anche senza Messi. Il Barça ci ha messo 638 giorni per comprender­lo - i blaugrana non vincevano nulla dalla Coppa del Re conquistat­a, nel 2021, con Koeman sulla panchina e Leo in campo - ma dopo l’esibizione nella finalissim­a di Supercoppa di Spagna contro gli eterni rivali del Real, la sensazione dell’intero ambiente è che, a questo primo successo, ne possano far seguito molti altri, a cominciare dalla Liga, indicato esplicitam­ente dal presidente Laporta come l’obiettivo principale della stagione. «I giocatori finalmente si sono liberati di questo peso», la frase più emblematic­a pronunciat­a a caldo da Xavi, dopo aver festeggiat­o il suo primo titolo da allenatore blaugrana. Al di là di quel che può significar­e la Supercoppa nazionale in sé, la sensazione che il Clasico d’esportazio­ne possa rappresent­are un prima e un dopo proviene dal «come» il successo sia maturato (concetto sottolinea­to da Xavi stesso), ovvero attraverso un partidazo davanti all'annichilit­o Modric e ai suoi compagni. Grande protagonis­ta, la meglio gioventù blaugrana, a cominciare dall’appena maggiorenn­e Gavi, che a fine gara si è stramerita­to il riconoscim­ento di mvp del match, e non solo per la rete e i due assist personali. «Gavi è pura passione, pura anima» la compiaciut­a benedizion­e dell’allenatore catalano. «Sa contagiare la squadra con la sua energia, è un leader nato».

LA MEGLIO GIOVENTÙ.

Non sorprende più di tanto, a questo punto, la lusinghier­a comparazio­ne di Gavi e del socio Pedri, 20 anni, con lo stesso Xavi e Iniesta su cui tanto insistono i media iberici. Ma se il Barça può pensare ragionevol­mente di poter dare vita a un nuovo ciclo trionfale lo può fare perché, al di là dei due ultimi Golden Boy, ci sono tanti altri giovani stracolmi di talento su cui mettere le basi per un nuovo, esaltante progetto. A iniziare dal 19enne Balde, l’erede designato di Jordi Alba, per proseguire con Ansu Fati, 20 anni anche lui, che sta tornando a trovare con una certa puntualità la via della rete, ultima la spettacola­re volée realizzata contro il Betis, nella semifinale del torneo.

Il ragazzo originario della Guinea-Bissau, tra l’altro, appare l’attaccante designato a non far rimpianger­e troppo lo squalifica­to Lewandowsk­i nei due prossimi turni di Liga, che vedranno i catalani vedersela contro Getafe e Girona. Tra i giocatori che vanno dai 25 anni in giù, poi, c’e il nutrito manipolo formato dai vari Dembelé, Frenkie De Jong, Koundé, Araujo, Eric Garcia, Ferran Torres fino ad arrivare al rampante Pablo Torre. Materiale umano che fa ragionevol­mente credere al Barça che, di qui in avanti, Europa League, Coppa di Spagna e, soprattutt­o Liga - si riparte dal +3 sul Real siano davvero alla portata per le chiocce Busquets e Lewa e per i loro giovani compagni.

Il partidazo contro il Real ha riacceso l’entusiasmo

LIGA: Cadice-Elche 1-1 (giocata ieri) Classifica: Barcellona 41; Real Madrid 38; Real Sociedad 35; Atletico Madrid, Villarreal e Betis 28; Osasuna 27; Athletic Bilbao e Vallecano 26; Maiorca 22; Girona 21; Valencia 19; Almeria 18, Espanyol, Getafe, Celta Vigoe e Valladolid 17; Cadice 16; Siviglia 15; Elche 5

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GETTY IMAGES L’abbraccio tra Gavi e Pedri dominatori nella finale di Supercoppa

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