Visto come il Lecce ha domato il Milan? Meditate, gente…
Caro Cucci, resto basito leggendo le parole di alcuni dirigenti del Milan e dei soliti enciclopedici che sommano stupidaggini a stupidaggini. Vengo al dunque, riferendomi alla partita Lecce-Milan: il Lecce, nel primo tempo, ha cancellato il Milan e se fosse finito 4/5 a 0 non ci sarebbe stato niente da dire. Il Milan ha avuto una breve reazione nei primi 20 minuti del secondo tempo, causa plausibile il calo del Lecce con qualche errore dello stesso che, con un po’ di sfortuna, ha subito 2 reti. Perché non si dice la verità e si continua ad affermare che il Milan l’ha presa alla leggera? La verità è che un Lecce di giovani, sapientemente messi in campo da Baroni, ha fatto una signora partita con ritmi molto alti che solo una squadra in condizione poteva mantenere e per non più di un tempo. I dati della partita parlano chiaro: 16 occasioni da goal create dal Lecce contro le 9 rossonere, calci d’angolo 8 a 4, 6 contrasti vinti in più e 65 palloni recuperati. Nonostante l’evidenza, Pioli e altri milanisti hanno ancora il coraggio di dire che avrebbero meritato la vittoria! Altra cosa che dicono i “sanno tutto” è che il Lecce è costato meno di un solo giocatore del Milan. Mi pare che una società andrebbe lodata per aver speso quello che poteva ed essere riuscita a formare un tutt’uno tra pubblico-dirigenti-allenatore-giocatori-tecnici e non mortificata ripetendo all’infinito che è costata poco, svalutandola e danneggiandola moralmente ed economicamente. Costa poco, ma chi se ne frega, dico io! Faccio un esempio: il Napoli, in testa al campionato, ha rivoluzionato una squadra con giocatori giovani, il più costoso è stato Raspadori, ha ridotto la spesa stipendi e altro, è in testa alla classifica, dà spettacolo; per caso, è una colpa? Molti ancora non hanno capito che il tempo delle vacche grasse è finito, se si fanno bene i controlli, senza l’aiuto dello Stato, quante società potrebbero iscriversi al campionato? Vi sono società che hanno speso miliardi su miliardi per comprare campioni a fine carriera che ormai hanno esaurito le loro energie e giocano sì e no un terzo delle partite: non credo che tutto questo sia da lodare! Vincenzo Primiceri,
leccese, Torre S. Susanna (BR),
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