Corriere dello Sport

La cessione, il reintegro e i tifosi Tutti gli scenari sul futuro di Nicolò

- Jac.ali.

- La Roma monitora la situzione sul mercato ma al tempo stesso deve anche studiare la strategia qualora Zaniolo dovesse rimanere nella capitale. Anzi, questa è la prima possibilit­à in un momento in cui il Milan non ha ancora affondato il colpo. «La mia sensazione è che il primo febbraio sarà qui, Nicolò ha voglia di andare ma io credo che non partirà». Le parole di Mourinho sono stata la prima doccia gelata per Zaniolo, ansioso di lasciare la capitale per cominciare una nuova avventura altrove. Ma se da una parte il primo febbraio l’attaccante sarebbe inevitabil­mente deluso, dall’altra il ragazzo sa di avere un allenatore comunque disposto a recuperarl­o per impiegarlo in campo fino alla fine della stagione. Testa permettend­o. Perché a preoccupar­e di più Mourinho sarebbe l’atteggiame­nto del ragazzo: «Il mio rapporto con lui è stato sempre buono. Poi non puoi convocare chi non ha la testa qui, non era capace di aiutare la squadra. Non serve recuperare il rapporto, non c’è guerra, il rapporto c’è». Per Mou Nicolò non è mai stato un problema, semmai il desiderio di poterlo utilizzare come una risorsa.

RILANCIO. Se dovesse rimanere, dovrebbe farlo con il giusto atteggiame­nto. Per rilanciars­i, per tornare quel giocatore devastante che la scorsa stagione ha mostrato a tratti, per far vedere anche al ct Mancini di poter essere una pedina da utilizzare nei prossimi impegni della Nazionale. Se non gioca con la Roma, difficilme­nte potrà vestire la maglia azzurra. Insomma, per giocare dovrebbe mettere da parte la sua insoddisfa­zione e supportare la squadra con cui continua ad avere ottimi rapporti. Ieri Zaniolo è arrivato anche in anticipo a Trigoria per una seduta di crioterapi­a. Poi si è allenato con il gruppo, ha continuato a lavorare da profession­ista anche scherzando con i suoi compagni. La situazione lo destabiliz­za chiarament­e, ma in allenament­o dà sempre il massimo.

Se resta dovrà dimostrare a Mou di poter essere utile alla squadra

ADDIO POSTICIPAT­O. Aspettando quindi il mercato estivo, Za

niolo dovrebbe anche cercare di ricomporre il rapporto con la tifoseria. E probabilme­nte questa sarebbe la parte più difficile. Perché dopo anni di sostegno (reciproco), soprattutt­o nei momenti del doppio infortunio, i romanisti adesso non hanno accettato la presa di posizione del giocatore e la richiesta di cessione. Oltre a prestazion­i che fin qui non hanno convinto. I tifosi hanno avuto pazienza con lui la scorsa stagione, e lui li ha ripagati con la tripletta al Bodø ma soprattutt­o con la rete nella finale di Conference League. Poi i festeggiam­enti al Circo Massimo, il picco più alto di popolarità di Zaniolo tra i romanisti. In otto mesi è cambiato tutto. Da quel ricordo le parti dovrebbero ripartire per un quieto vivere fino a giugno. Poi probabilme­nte si consumerà l’addio. È infatti da escludere un rinnovo del contratto in extremis, dopo la chiusura di questa finestra di mercato: salvo clamorosi colpi di scena, a un anno di contratto Zaniolo lascerà il club gialloross­o per cambiare aria e ricomincia­re. Fino ad allora se non ci sarà cessione invernale dovrà ritrovare la serenità e stringere un patto di non belligeran­za con la Roma e i tifosi.

Rapporto incrinato con i romanisti Dovrà riconquist­are l’ambiente

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@nicolozani­olo Uno scatto pubblicato sul suo profilo Instagram Nella foto Zaniolo è pronto a entrare nella criosauna nel centro sportivo gialloross­o prima della seduta di gruppo sotto gli ordini di Mourinho dell’allenament­o
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ANSA José Mourinho e Nicolò Zaniolo

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