Brozo, l’assenza alla lunga si sente
- Vero, dal punto di vista della manovra, l’Inter ha pagato relativamente l’assenza di Brozovic. A differenza dell’anno scorso, infatti, Inzaghi ha trovato un adeguato sostituto del croato, ossia Calhanoglu. Il discorso, però, può valere soltanto quando lo stop è limitato nel tempo. Invece, il numero 77 manca a Inzaghi addirittura dalla trasferta di Udine del 18 settembre, ovvero da 4 mesi: quella è stata la sua ultima gara da titolare. Poi, prima del Mondiale, ha fatto in tempo a mettere insieme tre spezzoni, senza essere però il vero Brozovic. E, quando la serie A stava per ricominciare, si è di nuovo fermato, per un altro guaio muscolare.
ROTAZIONI RIDOTTE. Alla lunga è chiaramente un’assenza che pesa e che non può essere sottovalutata. Perché il valore tecnico del croato è fuori discussione. E perché, assieme a Calhanoglu, ha costruito un’intesa che ha moltiplicato il rendimento di entrambi. Per intendersi, non è che nel momento in cui Brozovic tornerà a disposizione, sarà il turco a uscire: al contrario, Inzaghi potrà contare su entrambi e su una mediana che, completata da Barella, è al top in serie A. Senza “Epic”, peraltro, si riducono anche le rotazioni in mezzo al campo. E questo è un handicap sicuramente pesante, visto che, al di là della promozione tra i titolari di Mkhitaryan, come rincalzi restano Gagliardini e Asllani. Solo che il primo, se da un lato garantisce fisicità, dall’altro abbassa la qualità del gioco, non avendo piedi così raffinati. Il secondo, invece, finora è stato considerato da Inzaghi solo come vertice basso, quindi, come doveva aspettare il suo turno con Brozovic, lo sta facendo anche adesso con Calhanoglu. E, nel frattempo, il 34enne Mkhitaryan gioca sempre: 6 gare consecutive da titolare per lui nell’arco di 19 giorni.
TROPPO NERVOSISMO. Molto probabile, peraltro, che sabato a Cremona l'armeno infili la settima. Brozovic, infatti, anche ieri ha lavorato a parte e solo nei prossimi giorni si capirà se potrà almeno accomodarsi in panchina, ma le probabilità sono piuttosto ridotte. In aggiunta, il giallo rimediato da Barella contro l’Empoli gli è costato la squalifica per aver raggiunto le 5 ammonizioni. Il centrocampista sardo sta vivendo una stagione schizofrenica, con eccessi di nervosismo che spesso l’hanno condizionato. All’inizio si sfogava con i compagni, ora se la prende più con l’arbitro: è capitato anche l’altra sera. Sempre contro l’Empoli, chi ha acceso un scintilla è stato Asllani. E allora chissà che stavolta Inzaghi non si affidi proprio a lui per sostituire Barella…