Non c’è Figc senza Valentini
Il nuovo logo, le nuove maglie e persino un restyling dell'organizzazione interna per valorizzare al meglio l'area “ricavi”. Il Club Italia somiglia sempre più - per struttura e responsabilità - a un vero club di alto livello. Nell'ambito dello sviluppo del piano industriale, il presidente Gabriele Gravina ha nominato il business director Giovanni Valentini nuovo vice segretario generale, al pari di Antonio Di Sebastiano, e di un'altra novità nel ruolo, Ilaria Gioia. Queste tre figure saranno di supporto al segretario generale, Marco Brunelli. Per Di Sebastiano si tratta di una conferma, mentre Gioia (in Figc dal 2002 e già capo dell'ufficio legale) sovrintenderà l'area staff (affari legali, information technology, procurement e servizi generali) assicurando il coordinamento gestionale.
Giovanni Valentini è figlio dell’ex dg della Figc Antonello. Laureato in Economia e Commercio e con un passato in Publitalia, Coni Servizi e Infront, avrà l'incarico che maggiormente si sposa con la visione di ampliare gli orizzonti della Federcalcio anche sotto il profilo economico: l'area revenue, che il classe '78 coordinerà, comprende il commerciale, il marketing, i diritti tv, la media factory (che permette alla Figc di produrre in autonomia contenuti tv, video e prodotti mediatici da veicolare sui social) e il centro di Coverciano. Nel gergo economico, quello di Valentini sarebbe l'incarico del "Chief Revenue Officer", cioè il responsabile dell'aumento delle entrate; un professionista che non si limita solamente agli aspetti finanziari o contabili, bensì collabora con qualsiasi reparto abbia un impatto sui ricavi dell'azienda. Negli ultimi anni Valentini ha lavorato per condurre la Federcalcio in una nuova dimensione, decisamente più "industriale". Come dimostra l'accordo con Adidas: una partnership che garantisce un +30% sul quadriennio rispetto a quella con Puma e che posiziona la Figc tra le prime 5 federazioni al mondo in termini di fatturato commerciale.