Pochi gol? Bisogna creare più occasioni favorevoli
Il reparto offensivo rossoblù è il 9° in serie A. Per fare il salto di qualità servono più soluzioni
L’attacco del Bologna batte la statistica, ma serve di più: Arnautovic, ora fermo ai box per infortunio, e compagni hanno segnato più di quanto i freddi numeri dicono che avrebbero dovuto fare. Dopo diciannove giornate di campionato Marko, indisponibile negli ultimi tre turni, ma ancora capocannoniere della squadra con otto gol, gli stessi segnati da tutta la Sampdoria, guida un reparto che è stato finora capace di realizzare 24 reti, 1,26 di media a partita. In termini di concretezza, su un intero girone, c’è davvero poco da recriminare. Anzi nulla, perché i gol, secondo l’indice xG che calcola le probabilità di segnare di una squadra, avrebbero dovuto essere 21,46 più di due in meno della realtà.
PIÙ OCCASIONI. La crescita del reparto offensivo del Bologna, nono in serie A per gol fatti, passa dunque dalla produzione di occasioni: i rossoblù, per andare maggiormente in rete, devono crearne di più e di migliori rispetto a quanto fatto nella prima metà di campionato.
ARNAUTOVIC. A maggior ragione quando manca Arnautovic, maestro di concretezza in questa stagione, a cui sono bastati 13 tiri in porta per realizzare i suoi 8 gol. Nelle ultime tre giornate senza Arna, i rossoblù sono comunque riusciti a segnare almeno un gol,
addirittura due contro l’Udinese. E su 19 partite solo in 4 l’attacco è rimasto a secco, ma per un salto di qualità è necessario fare qualcosa di più. Aumentare il numero di tiri scoccati, finora complessivamente 228, 12 di media a partita, potrebbe essere un passaggio da compiere, ma soprattutto serve creare più premesse da gol. Perché anche con la Cremone
se, secondo gli expected goal di 1,11 il Bologna ha di fatto segnato pochissimo meno di quanto ha prodotto.
SOLUZIONI. Nell’ultimo turno di serie A Motta, ancora privo oltre che di Arnautovic anche di Sansone che lo stava sostituendo ed era in un ottimo stato di forma prima di infortunarsi al quinto dito del piede, ha provato a far giocare dall’inizio Soriano da falso nove, con Barrow a sinistra, nella posizione che predilige, e Orsolini a destra. La rete del pareggio è però arrivata nel secondo tempo, quando ad occupare il posto da prima punta è arrivato Zirkzee. Joshua, non ancora al meglio della condizione dopo lo stop per infortunio di oltre un mese dall’8 dicembre, ha dato peso e presenza nell’area avversaria, cosa di cui il Bologna aveva bisogno, perché è là, dentro quel perimetro, che si possono costruire le occasioni migliori.
PESO OFFENSIVO.
In questi due allenamenti che portano alla partita casalinga contro lo Spezia Thiago valuterà se Zirkzee è di nuovo pronto per giocare da titolare. Se dovesse essere scelto dal primo minuto l’olandese ne potrebbe giovare il peso offensivo con gli esterni rossoblù che avrebbero il compito di dargli grande supporto servendolo dentro l’area avversaria. Venerdì dovrebbe toccare ancora ad Orsolini a destra, con Aebischer ad insidiargli il posto, mentre a sinistra, se Zirkzee ce la facesse, sarebbe una corsa tra Barrow e Soriano.