Corriere dello Sport

Mercato, il calo europeo colpa delle scelte UE

- Di Massimo Ghenzer*

Il mercato europeo nel 2022 chiude a 11.286.399 automobili consegnate, mezzo milione in meno rispetto al 2021. I cinque mercati più grandi: Germania, UK, Francia, Italia e Spagna - insomma, tutti escluso la Germania - lo scorso anno hanno venduto meno di quello precedente. La mappa del mercato rivela una forte leadership della Germania. Questo Paese, grande produttore di auto, che guida con il gruppo VW, Mercedes e BMW, la strategia dell’industria automobili­stica nel Continente europeo ha consegnato 2.651.357, il doppio dell’Italia, nel 2022, ovvero 1,1% in più del 2021. I costruttor­i tedeschi, insieme, vendono il 38% del mercato europeo, e la parte più ricca del mercato stesso. I produttori francesi con Stellantis e Renault vendono il 28,2% del mercato. Una bella fetta, ma meno ricca di quella dei tedeschi. Stellantis non si può definire francese al 100% ma il suo cervello strategico per l’Europa sta a Parigi. Tuttavia, il suo Brand Jeep, che poi è quello che realizza la maggior parte dei profitti, è essenzialm­ente americano e opera da Detroit. I coreani della Hyundai continuano a crescere in volume e quota e nel 2022 hanno venduto l’8,8% del mercato europeo. Anche Toyota cresce in volume e quota e nel 2022 si è attestata al 6,4% del mercato. Prima della pandemia il mercato europeo viaggiava tra 14-15 milioni di auto vendute. I volumi attuali così bassi, pongono un tema di vitale importanza che non trova risposta, finora, nelle iniziative dei Governi e della UE. Per rinnovare il parco circolante, colmo di vetture vecchie, inquinanti e poco sicure ci vorranno parecchi anni, decisament­e troppi. Da una parte si spinge fortemente sulle vetture elettriche per realizzare il migliorame­nto delle emissioni, di contro si consegnano 3-4 milioni di vetture in meno ogni anno, migliorand­o solo marginalme­nte il livello di CO2 medio emesso dal parco circolante. Si è affrontato il nemico sbagliato. Il nemico vero è il parco circolante che va sostituito il più velocement­e possibile per ridurre l’inquinamen­to. Va sostituito con automobili moderne, non soltanto elettriche, che sono decisament­e più efficienti per il clima e per la sicurezza.

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